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Ripartono i voli, per Cefalù si prospetta un’estate europea

Cefalù si appresta a vivere un’estate europea.

Il meccanismo dell’industria del Turismo in uno dei poli più importanti della Sicilia – definito “Perla del Tirreno”, così come Taormina è la “Perla dello Jonio” -, è statoinceppato dall’emergenza del Coronavirus.

Così Cefalù avrà quest’anno una clientela in gran parte italiana e in una misura consistente francese, tedesca, belga e olandese.

Nessuna prenotazione da altri Paesi ancora alle prese con il covid: crollo delle presenze russe e inglesi, cancellate le prenotazioni americane.

Tutti sanno, tra gli operatori del settore, che non sarà possibile, in queste condizioni, ripetere i numeri dell’anno scorso quando sono arrivati 800 mila turisti.

“Ma è importante che la macchina si rimetta comunque in movimento” ha detto il sindaco Rosario Lapunzina, assicurando che Cefalù “è pronta a riaprire le sue strutture rispettando tutti i protocolli di sicurezza”.

Le prospettive della stagione appena cominciata segnalano un calo delle presenze di circa il sessanta per cento per il mese di luglio, che si ridurrà a meno del venti per cento nel mese di agosto.

Ma tutto lascia pensare che la discesa potrebbe essere ancora più contenuta.

Una spinta viene dalla ripresa dei voli e dall’annuncio delle ferrovie di un imminente avvio dei collegamenti diretti tra Cefalù e l’aeroporto di Punta Raisi.

Non è manna dal cielo ma il cielo sta dando una mano.

“Riceviamo moltissime chiamate e una quarantina di prenotazioni al giorno”, ha rivelato con cauta soddisfazione Giusy Farinella, uno dei titolari del Costa Verde che riaprirà il due luglio.

Non è tanto diverso il quadro delle presenze annunciate al Club Med, il resort a cinque tridenti gioiello del circuito turistico mediterraneo.

Riaprirà il sette luglio e dal 15 comincerà il grande flusso all’insegna della promozione “Grazie, Italia” (agevolazioni e sconti).

Pochi gli italiani, molti i francesi, discreta la quota di tedeschi.

Se questo è il trend Cefalù si affida dunque all’Europa, tiene aperte le porte agli italiani e guarda con occhio benevolo anche al turismo di prossimità: quello che di giorno affolla la spiaggia e la sera riempie pub e ristoranti.