Pesca

Risarcimenti ai pescatori per le trivellazioni, Regione al lavoro: in ballo 5,5 milioni di euro

È il momento di scrivere la lista dei pescatori beneficiari dei risarcimenti dovuti dall’Eni a seguito delle estrazioni di gas nel canale di Sicilia, nel giacimento Argo-Cassiopea. Eni Med si è impegnata a stanziare 5 milioni e mezzo di euro in compensazione, a sostegno degli operatori del comparto pesca nelle aree di Licata, Gela e Porto Empedocle. Ai beneficiari sarà assegnato un importo in due rate: la prima immediata, entro trenta giorni dal completamento della lista definitiva della Regione, per un totale di 3 milioni e mezzo di euro; la seconda entro il 30 giugno 2024, per un totale di due milioni di euro.

Accordo tra Eni e pescatori dopo una lunga vertenza

L’accordo tra le parti è stato chiuso la scorsa estate, dopo una lunga e difficile vertenza, che ha visto da una parte l’Eni e dall’altra i pescatori che hanno visto la propria attività fortemente limitata dai lavori in corso. La conclusione è comunque giunta, con grande soddisfazione dell’assessore regionale alla Pesca mediterranea, Luca Sammartino, che voluto sottolineare, a suo tempo, come l’intesa raggiunta ha permesso il riconoscimento delle notevoli limitazioni subite dai pescatori a causa dei lavori di posa dei gasdotti che serviranno a collegare i giacimenti Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia. Una volta completato l’elenco, per trasparenza e a maggiore garanzia della esaustività, verrà pubblicato sul sito istituzionale del dipartimento regionale della Pesca Mediterranea, per consentire ad eventuali ulteriori soggetti che dovessero ritenersi in possesso dei requisiti territoriali, soggettivi ed oggettivi per l’accesso alla misura compensativa, di segnalare la propria posizione per poter essere inseriti nella lista.

In elenco i pescatori che hanno subito limitazioni nella propria attività lavorativa

Nell’elenco che a breve verrà varato dagli uffici regionali verranno indicati il nome dell’imbarcazione e del proprietario, il numero di iscrizione ai registri nazionali e dell’Unione Europea, il porto di base e la data di registrazione o armamento. Ancora, sarà indicato se il proprietario dell’imbarcazione sia autonomo o associato ad una cooperativa, il contributo spettante e l’iban del conto corrente del beneficiario. In ultimo, saranno indicati i controlli effettuati dalla Regione riguardo la sussistenza o meno di possibili conflitti di interesse tra i beneficiari ed eventuali rapporti con pubblici ufficiali. I lavori all’impianto di trattamento del gas sono stati avviati nel 2021, e si tratta di uno dei progetti più importanti del protocollo d’intesa per l’area di Gela del 2014, in linea con la strategia della società per la valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni.

Un cantiere della durata di 3 anni

I lavori di costruzione, installazione e messa in produzione avranno una durata di quasi 3 anni, prevedendo investimenti per oltre 700 milioni. Il gas (99% metano) estratto dai giacimenti Argo e Cassiopea e trattato dall’impianto di Gela, a partire dalla fine del 2024, avrà una portata di picco equivalente a più di 7 volte l’attuale produzione di gas in Sicilia e a più del 30% dei consumi gas della Sicilia. L’estrazione dai campi offshore avverrà tramite uno sviluppo interamente sottomarino senza emissioni e privo di impatto visivo a mare. Il gas verrà poi inviato al nuovo impianto di trattamento, all’interno dell’area della raffineria di Gela, tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza. Il gas verrà infine immesso nella rete di distribuzione nazionale Snam. Il progetto presenta emissioni prossime allo zero, e l’installazione dedicata di 1 MWp di pannelli fotovoltaici consentirà al progetto di raggiungere la Carbon Neutrality.