Il piano dell'Unione Europea per l'emergenza migranti, i 10 punti

Il piano dell’Unione Europea per l’emergenza migranti, i 10 punti presentati

Filippo Calascibetta

Il piano dell’Unione Europea per l’emergenza migranti, i 10 punti presentati

Redazione  |
domenica 17 Settembre 2023

Un piano di "azioni immediate" in 10 punti per l'emergenza migranti. L'ha presentato Ursula von der Leyen durante la visita a Lampedusa

Un piano di “azioni immediate” in 10 punti per l’emergenza migranti. L’ha presentato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa a Lampedusa con il premier Giorgia Meloni dopo la visita congiunta nell’hotspot dell’isola e al molo Favaloro.
Ecco i dieci punti nel dettaglio: “1. Rafforzare il sostegno all’Italia da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) e della guardia costiera e di frontiera europea (Frontex) per gestire l’elevato numero di migranti e garantire la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali, il debriefing e il deferimento alle autorità competenti”.

“2. Sostenere il trasferimento di persone fuori Lampedusa, anche verso altri Stati membri, utilizzando il meccanismo volontario di solidarietà e con particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle donne. 3. Intensificare i rimpatri intraprendendo una rinnovata e concertata azione di sensibilizzazione verso i principali paesi di origine dei nuovi arrivati, vale a dire Guinea, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso, in modo da migliorare la cooperazione e facilitare la riammissione; e aumentare il sostegno di Frontex, anche per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo delle capacità, per garantire la rapida attuazione dei rimpatri”.

Gli altri punti del piano per i migranti

“4. Sostenere la prevenzione delle partenze stabilendo partenariati operativi in materia di lotta al traffico di esseri umani con i paesi di origine e di transito – ha proseguito Von der Leyen -. Ciò include la possibilità di un accordo di lavoro tra la Tunisia e Frontex e una task force di coordinamento in seno a Europol per concentrarsi sulla lotta al traffico di esseri umani lungo la rotta verso la Tunisia e poi verso Lampedusa”.

“5. Intensificare la sorveglianza delle frontiere in mare e quella aerea, anche attraverso Frontex, ed esplorare opzioni per espandere le missioni navali nel Mediterraneo. Inoltre, accelereremo la fornitura di attrezzature e aumenteremo la formazione delle guardie costiere tunisine e delle altre autorità di contrasto. 6. Adottare misure per limitare l’uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti; e garantire la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati”.

“7. Aumentare il sostegno da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo per applicare procedure di frontiera rapide e accelerate, compreso l’uso del concetto di paese d’origine sicuro, respingendo le domande in quanto manifestamente infondate, emettendo divieti d’ingresso e registrandoli nel Sistema d’informazione Schengen (SIS). 8. Aumentare le campagne di sensibilizzazione e comunicazione per disincentivare le traversate del Mediterraneo, continuando a lavorare per offrire alternative come l’ammissione umanitaria e percorsi legali”.

“9. Intensificare la cooperazione con l’UNHCR e l’OIM per adottare un approccio globale basato sul percorso per garantire la protezione lungo il percorso e aumentare il ritorno volontario assistito dai paesi di transito. Attuare il Memorandum d’Intesa UE-Tunisia (MoU) e dare priorità alle azioni con impatto immediato per affrontare la situazione attuale e accelerare l’aggiudicazione di nuovi progetti nell’ambito del MoU”, ha concluso von der Leyen.

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