CALTANISSETTA – Un momento di socialità per parlare ai giovani di una corretta educazione ambientale e per non dimenticare le lotte portate avanti in Sicilia contro la criminalità organizzata, ricordando alle giovani generazioni il sacrificio di uomini che hanno dato la vita per la legalità.
Nell’ambito del progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale denominato “Un albero per il futuro”, noto anche come “Albero Falcone”, promosso dal ministero della Transizione ecologica e fortemente voluto dalla Fondazione Falcone e dall’Arma dei Carabinieri, nei giorni scorsi i militari dell’Arma appartenenti al Centro anticrimine natura di Agrigento e della Compagnia di Caltanissetta, alla presenza del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, hanno consegnato le talee dell’Albero Falcone e le piante di specie autoctone al Circolo didattico statale Leonardo Sciascia di Caltanissetta, diretto da Rosa Ambra.
Il progetto “Albero per il futuro” prevede la donazione e messa dimora nelle scuole italiane di circa cinquemila piantine nel triennio 2020-2022 e a tutt’oggi sono circa novecento gli istituti scolastici che hanno aderito.
Nei giorni scorsi sono state consegnate le gemme dell’Albero Falcone e le piante di specie autoctone con peculiarità specifiche per l’area nissena. L’offerta di specie vegetali della Sicilia da consegnare agli studenti si è arricchita, dall’aprile 2021, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.
Alcune gemme del famoso Ficus macrophilla columnaris magnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice, assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (Cnbf) di Pieve Santo Stefano (Arezzo). Sono undici le scuole e le associazioni che hanno aderito al progetto nella provincia nissena.
Le piccole piante donate alle scuole italiane hanno lo scopo di formare il grande bosco diffuso formato dalle essenze messe a dimora da tutti i giovani studenti e sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio della CO2.