“Abbiamo deciso di sospendere la serrata totale, rinunciando anche alla manifestazione di protesta del 31 marzo a Palermo, indetta dai laboratori di analisi cliniche e da tutti gli operatori sanitari accreditati delle varie branche di cardiologia, radiologia, odontoiatria e fisiatria. L’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha deciso, infatti, di convocare, per il 28 marzo, i rappresentanti di tutte le sigle sindacali per cercare di risolvere le problematiche che affliggono la nostra categoria”. Lo dichiara, in una nota, Pietro Miraglia, presidente dell’Ordine dei biologi della Sicilia e leader regionale di Federbiologi SnaBilp, l’organizzazione sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi cliniche.
I privati chiedono “la riprogrammazione del fabbisogno sanitario per il 2023 ed il relativo aumento dei fondi messi a disposizione delle strutture”. Quell erogati attualmente (282 milioni di euro l’anno) “bastano a malapena a coprire le richieste fino al 20 del mese”, spiega ancora Miraglia augurandosi che “si possa finalmente aprire una stagione di proficua collaborazione tra Regione siciliana e operatori privati della sanità i quali, sul territorio, forniscono una capillare assistenza a quelle migliaia di cittadini che chiedono solo di essere curati in tempi brevi dal momento che la sanità pubblica versa in una situazione precaria e difficilmente è in grado di fronteggiare le loro richieste”. Ora “speriamo che il nuovo governo della Sicilia comprenda che noi privati siamo indispensabili. Eroghiamo, infatti, milioni di prestazioni a costi contenuti rispetto a quelli forniti dal pubblico. Oggi più che mai c’è bisogno di dialogo e voglia di un percorso comune”, conclude il rappresentante dei biologi isolani.