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Sanità: Federbiologi Sicilia, stop a serrata laboratori analisi

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Sanità: Federbiologi Sicilia, stop a serrata laboratori analisi

Redazione  |
sabato 25 Marzo 2023

Parla Pietro Miraglia, presidente dell'Ordine dei biologi della Sicilia e leader regionale di Federbiologi SnaBilp.

“Abbiamo deciso di sospendere la serrata totale, rinunciando anche alla manifestazione di protesta del 31 marzo a Palermo, indetta dai laboratori di analisi cliniche e da tutti gli operatori sanitari accreditati delle varie branche di cardiologia, radiologia, odontoiatria e fisiatria. L’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha deciso, infatti, di convocare, per il 28 marzo, i rappresentanti di tutte le sigle sindacali per cercare di risolvere le problematiche che affliggono la nostra categoria”. Lo dichiara, in una nota, Pietro Miraglia, presidente dell’Ordine dei biologi della Sicilia e leader regionale di Federbiologi SnaBilp, l’organizzazione sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi cliniche.

“Speriamo che il nuovo governo della Sicilia comprenda che noi privati siamo indispensabili”. Le parole di Pietro Miraglia

I privati chiedono “la riprogrammazione del fabbisogno sanitario per il 2023 ed il relativo aumento dei fondi messi a disposizione delle strutture”. Quell erogati attualmente (282 milioni di euro l’anno) “bastano a malapena a coprire le richieste fino al 20 del mese”, spiega ancora Miraglia augurandosi che “si possa finalmente aprire una stagione di proficua collaborazione tra Regione siciliana e operatori privati della sanità i quali, sul territorio, forniscono una capillare assistenza a quelle migliaia di cittadini che chiedono solo di essere curati in tempi brevi dal momento che la sanità pubblica versa in una situazione precaria e difficilmente è in grado di fronteggiare le loro richieste”. Ora “speriamo che il nuovo governo della Sicilia comprenda che noi privati siamo indispensabili. Eroghiamo, infatti, milioni di prestazioni a costi contenuti rispetto a quelli forniti dal pubblico. Oggi più che mai c’è bisogno di dialogo e voglia di un percorso comune”, conclude il rappresentante dei biologi isolani.

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