SANREMO – La classica stretta di mano e poi la promessa: “Ci rivedremo nel 2025, per portare a Sanremo Agrigento Capitale della Cultura’”. Il “patto” è stato siglato dal sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e da Costantino Ciulla, assessore alla Cultura, al Turismo, allo Spettacolo e ai Grandi Eventi del comune di Agrigento. La Sicilia, dunque, grande protagonista a Sanremo nei giorni del festival della canzone italiana.
In una location d’eccezione, come lo Yacht Club, l’associazione Luminescenze ha organizzato l’evento “Sicilia che Meraviglia”, un’ intera giornata per raccontare tutto il meglio dell’Isola, a partire dai suoi prodotti enogastronomici, ma anche le destinazioni e i personaggi. “Ho un legame fortissimo con la Sicilia ormai da tanti anni – dice il sindaco di Sanremo – ho un’attività ad Acate per la produzione di due tipologie di fiori e lì ho trovato persone meravigliose. Da qui, da Sanremo, parte una collaborazione. Proveremo a raccontare questa Sicilia dal palco dell’Ariston il prossimo anno”.
Comincia, dunque, da Sanremo il viaggio itinerante che porterà poi tanti protagonisti in giro per l’Italia. “C’è un’attenzione mediatica altissima in questi giorni su Sanremo – dice Francesca Impastato dell’associazione Luminescenze -. Questa era un’occasione troppo importante per parlare della nostra terra, in una location fantastica. Abbiamo scelto di farlo nella maniera più siciliana possibile, cioè con un ambiente informale e amichevole, degustando le nostre prelibatezze e bevendo dei grandi vini siciliani. Ora, dopo questa tappa, inizierà il nostro tour in alcuni dei luoghi meno conosciuti della nostra Isola. L’obiettivo è quello di far conoscere e scoprire questi gioielli nascosti, per poter raccontare le loro peculiarità e le specialità di questi territori”.
Obiettivo promozione del territorio e delle sue eccellenze, dunque, per attrarre sempre più persone a visitare l’Isola: “Credo che sia cominciato un importante percorso di cambiamento – dice Costantino Ciulla, assessore del comune di Agrigento -. Essere stati nominati capitale italiana della cultura per il 2025, è un riconoscimento che certo ci responsabilizza, ma che di riflesso porterà benefici non solo ad Agrigento e alla sua provincia, ma all’intera Isola. Dopo la Bit, dunque, “Sicilia, che meraviglia” è stato il secondo evento che ci ha permesso di raccontare di noi in una location unica e in una cittadina in cui è concentrata tutta l’attenzione del mondo. Ci sentiamo addosso una grande responsabilità, ma credo che questa sia un’occasione importantissima. Forse la più importante da 50 anni a questa parte”.
Nella terrazza dello Yacht Club si sono susseguite esibizioni di cabaret, musica e talk coordinati da Massimo Minutella. Tra i protagonisti, Sasà Salvaggio: “Con i suoi pregi e difetti, la Sicilia è davvero una meraviglia – dice Sasà Salvaggio -. Certo, dal punto di vista strutturale ci sono tante lacune, ma da tutti gli altri punti di vista, la Sicilia è fantastica”. Protagonista della giornata anche l’attore siciliano Vincenzo Ferrera che, interpretando il personaggio di Beppe Romano nella serie Mare Fuori, sta riscuotendo uno straordinario successo.
“Sono stati il destino e la vita a portarmi fuori dalla mia terra – dice -. Io spero di rientrare presto e poter fare qualcosa in Sicilia”.
“Sicilia, che meraviglia” è stato pensato per raccontare le eccellenze isolane, dalle grandi distese di spiaggia e mare, passando dalle bellezze artistiche e architettoniche, senza dimenticare le eccellenze del campo vitivinicolo e dell’agroalimentare. Il “salotto” dello yacht club, che durante il giorno ha visto anche il passaggio di alcuni artisti in gara, è stato preso d’assalto fino a tarda notte.
A chiudere in bellezza, è stata l’esibizione della siciliana Francesca Alotta, che un Sanremo lo ha vinto insieme ad Aleandro Baldi nel 1992 con la canzone “Non amarmi”. Davanti ai tanti ospiti, la cantante ha presentato anche l’ultimo singolo “Avanti a pugni chiusi”. Il tour “Sicilia, che meraviglia”si sposterà in giro per l’Italia per presentare tutto il bello (e il buono) dell’Isola.