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Scalo Trapani-Birgi, si guarda al 2020 con speranza

TRAPANI – E’ prevista per oggi la visita ufficiale dell’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi. “Un appuntamento importante – ha sottolineato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – perché testimonia la vicinanza concreta del governo Musumeci al nostro scalo e al nostro territorio”.

Nei giorni scorsi la giunta presieduta dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha dato il via alla convenzione tra il dipartimento regionale del Turismo e la società Airgest, che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi, impegnando contestualmente 9,351 milionidi euro, per gli anni 2019 e 2020, che serviranno a incentivare gli accordi con le compagnie aeree per l’apertura di nuove rotte, con l’obiettivo di incrementare i flussi turistici verso la provincia trapanese. Ora però toccherà alla società di gestione fare il resto, l’Airgest, e cioè garantire entro il prossimo biennio 1,2 milioni di passeggeri.

Il disco verde dal governo regionale alla convenzione tra il dipartimento regionale del Turismo e l’Airgest apre nuovi spiragli e consente di guardare con maggiore ottimismo al futuro.
“L’accordo sottoscritto – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – prevede, quale obiettivo minimo da raggiungere nel prossimo biennio, l’incremento, tra arrivi e partenze, di almeno un milione e duecentomila passeggeri”.

Parallelamente sempre in questi giorni la Commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars ha espresso parere favorevole al piano di sostegno per lo sviluppo, tra gli altri, dell’aeroporto di Trapani-Birgi.
Ad essere presa anche una posizione rispetto al paventato taglio dei trasferimenti della Regione allo scalo trapanese in seguito al disavanzo di bilancio registrato dalla Corte dei Conti: “La situazione in cui versa il bilancio regionale a seguito del disavanzo individuato dalla Corte dei Conti – ha precisato il presidente della commissione all’Ars Stefano Pellegrino – non può penalizzare un’opera come l’aeroporto di Birgi. Il suo scalo riveste un ruolo strategico per combattere il caro voli che stritola il nostro territorio, con tariffe che per tratte nazionali superano anche i 500 euro. Con il parere positivo in V Commissione, l’iter procedurale può e deve procedere speditamente, affinché si garantisca un progetto di sviluppo che miri anche all’attivazione di nuove risorse”. “Nessun alibi – rilancia il componente della stessa commissione, Luca Sammartino -. Ora il Governo faccia la sua parte per assicurare i fondi necessari all’effettiva attuazione di un intervento strategico che converge con il percorso della continuità territoriale”.

La continuità territoriale permetterebbe infatti di avere dei fondi a sostegno per abbattere gli alti costi relativi ai biglietti da e per Trapani. Nonostante le brutte notizie che pervengono dalla Regione riguardo a questi fondi, comunque il presidente di Airgest Salvatore Ombra continua a lavorare in questa direzione: “E’ stato completato ufficialmente il percorso istituzionale per l’avvio della Continuità territoriale all’aeroporto di Trapani – precisa -, adesso si attende soltanto la procedura di gara”.

Ombra ha partecipato in questi giorni con il responsabile amministrazione e finanza della società di gestione, Dario Sorbello, al dipartimento Infrastrutture della Regione Siciliana all’ultima conferenza di servizi propedeutica all’attivazione della Continuità territoriale. Presenti l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Marco Falcone, il Comune di Trapani rappresentato dall’assessore al Commercio e attività economiche, Andreana Maria Patti e una rappresentanza del ministero dei Trasporti.

La documentazione relativa alla conferenza di servizi che ha dato esito positivo alla Continuità territoriale verrà trasmessa alla Commissione europea che procederà con la pubblicazione dell’informativa comunitaria e, quindi, del bando per il tramite di Enac.

Le rotte onerate, per cui il primo Governo Conte ha già stanziato 36 milioni di euro, per il triennio 2020-2022, andranno da Trapani a Napoli, Brindisi, Ancona Perugia, Parma e Trieste.