Agrigento

Sciacca si unisce nel ricordo di Accursio Miraglia

SCIACCA (AG) – “Cerchiamo eroi ovunque e sempre fuori dal nostro territorio, uomini e donne che hanno sacrificato il bene della loro vita per un ideale, come quello di giustizia sociale. Un eroe lo abbiamo qui ed è sempre, ancora oggi, un esempio per tutti noi e il suo nome è Accursio Miraglia la cui alta ed esemplare figura celebriamo nella sua e nostra città, dove ha vissuto facendo del bene, aiutando il prossimo, chi era in difficoltà, chi era indietro, e dove ha trovato la morte a causa delle sue rivoluzionarie azioni”.

Così il sindaco Fabio Termine ha ricordato il locale segretario della Camera del Lavoro, ucciso da mano mafiosa il 4 gennaio del 1947. Un uomo dalle tante battaglie sociali, difensore dei diritti dei più deboli e vittima dell’arroganza della criminalità organizzata. Un saccense che non chinò mai la testa e per questo, mentre tornava a casa dalla Camera del Lavoro, fu ucciso a 51 anni.

Una storia, quella di Miraglia, resa celebre anche da Leonardo Sciascia, che a lui si ispirò nel 1960, nella campagna della Noce a Racalmuto, per “Il giorno della civetta”, pubblicato l’anno successivo. Il celebre romanzo consacrò Sciascia al grande pubblico e anni dopo, nel libro-intervista “La Sicilia come metafora”, dichiarò di essersi ispirato proprio alle vicende di questo siciliano che non ha mai avuto giustizia. Le indagini, infatti, non sono mai arrivate a una conclusione, nessun condannato, né mandanti né esecutori.

“Hanno cercato di farlo tacere per sempre – ha commentato il sindaco di Sciacca – ma la sua voce ci parla ancora forte e viva e ci guida come un faro col suo esempio limpido e carico di energia e di umanità”.

In occasione del 76° anniversario dell’omicidio di Miraglia si sono tenute in città le manifestazioni commemorative organizzate dalla Fondazione Accursio Miraglia con la Cgil e il patrocinio del Comune di Sciacca. Sono intervenuti esponenti e rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali e del mondo sindacale e associativo.

Un incontro si è svolto nella Sala Blasco del Comune di Sciacca e poi, in corteo, da via Roma e via Licata è stata raggiunta la villetta Lazzarini – a pochi passi dal luogo dell’assassinio – dove sono state deposte delle corone nel monumento al sindacalista.