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Sciopero generale, la Sicilia si ferma: “Isola bistrattata, Governo regionale complice”

Da Palermo a Catania, la Sicilia scende in piazza in occasione dello sciopero generale del 17 novembre indetto da Cgil e Uil e che coinvolge diversi settori. A incrociare le braccia sono, in queste ore, i lavoratori del pubblico impiego, dei trasporti, della scuola e dei Consorzi di Bonifica. Numerosi i corti e le manifestazioni in corso nelle principali piazze siciliane.

Particolarmente numerosa la partecipazione al presidio che è scattato in mattinata in piazza Parlamento davanti Palazzo dei Normanni, a Palermo, dove si è registrata la presenza dei segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Scionti.

Mannino: “Sicilia sempre più penalizzata”

“Oggi scioperano e sono in piazza le lavoratrici e i lavoratori di settori importanti perché riguardano diritti fondamentali di tutti i cittadini, come quelli alla salute, all’istruzione, alla mobilità, ai servizi che solo una pubblica amministrazione efficiente può garantire”, ha detto Alfio Mannino davanti alla sede dell’Ars.

“Sono lavoratori bistrattati da questo Governo nazionale, che si spinge pure a volere fare cassa sulle loro pensioni, che non mette risorse sufficienti per il rinnovo dei contratti e il contrasto al caro-vita. Ma bistrattati sono in realtà tutti i siciliani e tutta la Sicilia che, il Governo come se non bastasse ciò che toglie a tutti, vuole pure penalizzare con l’Autonomia differenziata che darebbe un colpo fatale alla sanità pubblica e all’istruzione pubblica”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil Sicilia.

Nel corso del suo intervento Alfio Mannino ha denunciato il “silenzio” e “l’assenso del Governo regionale, le cui politiche sanitarie hanno mostrato il vero volto di un esecutivo inefficiente”.

I sindacati chiedono un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione e nella sanità, così come le stabilizzazioni e la riqualificazione dei Consorzi di Bonifica. Richieste che verranno ribadite anche in occasione dello sciopero generale che si terrà a Siracusa il prossimo 20 novembre.

Agliozzo: “In Sicilia 24mila precari”

A parlare, in occasione dello sciopero generale, è anche il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo. “In Sicilia i numeri ci dicono che c’è un bacino di 24 mila precari, tra part time e da stabilizzare, nella Sanità e negli enti locali, oltre alle criticità legate al mancato rinnovo del contratto dei dipendenti regionali 19/21”.

La campagna del piano straordinario per l’occupazione pubblica procede ormai da oltre 3 anni, ma “ancora registriamo tanti annunci ma nessun impegno concreto per finanziare le assunzioni, le stabilizzazioni di tutto il personale a tempo determinato e gli scorrimenti di tutte le graduatorie degli idonei”, ha sottolineato Agliozzo.