Messina

Scontro totale su Taormina Arte e Teatro Antico

TAORMINA (ME) – “Il Comune lascia Taormina Arte”. Ne è sicuro il sindaco Cateno De Luca, dopo aver partecipato nei giorni scorsi al Cda della Fondazione durante cui non è passata la proposta di modifica dello Statuto.

“È la Fondazione ad avere bisogno di Taormina, non certo il contrario”, ha affermato più di una volta il nuovo inquilino di Palazzo dei Giurati, che tra i primi punti all’ordine del giorno della sua azione di governo ha posto proprio la gestione dei rapporti tra il Comune di Taormina e la Regione siciliana.

Da quando il vecchio Comitato gestore – che era composto dai Comuni di Taormina e Messina, dalla Provincia peloritana, oltreché dalla Regione – è stato trasformato in Fondazione, dopo un lunghissimo iter durato oltre cinque anni, De Luca si era già tirato fuori dal sodalizio nelle vesti di sindaco di Messina e della Città Metropolitana. “Non intendo partecipare a questo bancomat della politica” aveva detto, lasciando da soli Taormina e Regione nell’iter che avrebbe portato infine alla definizione della Fondazione Taormina Arte Sicilia.

Eppure anche alcuni esponenti della precedente Amministrazione comunale avevano manifestato dubbi sul fatto che la nuova TaoArte fosse troppo “palermocentrica”. Anche l’ex sindaco, Mario Bolognari, aveva più volte espresso il proprio dissenso nei confronti di Palazzo d’Orleans, sulla gestione degli eventi al Teatro Antico. Ma non ci si era mai spinti a passare dalle parole ai fatti, come sembrerebbe stia tentando di fare Cateno De Luca ad appena due settimane dal proprio insediamento.

“Com’era prevedibile – ha detto il sindaco di Taormina – la Regione ha preso una chiara e netta decisione: ha scelto di andare contro agli interessi della città e lo ha fatto attraverso i suoi componenti nel Cda che sono anche taorminesi. La nostra proposta di modifica dello Statuto, che prevedeva una più equa ripartizione tra Comune e Regione non è stata approvata. A questo punto il Comune di Taormina lascia Taormina Arte”. La proposta di De Luca è stata bocciata con due voti favorevoli, dello stesso De Luca e di Franco Cicero, contro i tre contrari di Marcello Muscolino, Gianandrea Agnoni e Sergio Bonomo.

“Ho fatto verbalizzare – ha sottolineato De Luca – la mia richiesta indirizzata al soprintendente Ester Bonafede per comunicare all’assessorato regionale al Turismo la nomina di un commissario, non essendo mia intenzione firmare alcun atto anche in relazione a quelli che sono provvedimenti indifferibili e urgenti”.

Il primo cittadino segnalerà inoltre agli organi competenti le “numerose irregolarità” a suo dire costitutive della fondazione “con particolare riferimento al mancato conferimento dei beni da parte della Regione Siciliana”. Insomma, il polverone è stato ormai sollevato e pare sia giunto a un punto di non ritorno, che verrà messo ai voti già nella prossima seduta di Consiglio comunale.

Stesso fronte caldo quello, come dicevamo, relativo alla gestione degli eventi al Teatro Antico, in mano alla Commissione Anfiteatro Sicilia – che fa capo alla Regione – con cui il sindaco della Perla ha cercato di aprire un confronto, insieme con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, per avere l’ultima parola sulle scelte, in relazione ai costi che il Comune deve sostenere nei giorni di spettacolo per garantire ordine pubblico, decoro e pulizia. Confronto che però sembra essere già fallito in partenza, anche perché il presidente della Regione, Renato Schifani, non era a conoscenza di questi incontri, che De Luca ha tenuto anche con l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata.

“Sarò costretto a emettere un’ordinanza – ha detto il sindaco – per vietare dal primo luglio in poi i grandi eventi al Teatro Antico, considerato che io sono il responsabile dell’ordine pubblico, come mi ricordano sempre questore e prefetto”.