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Scoperta molecola che limita le metastasi nei tumori della pelle

Il melanoma cutaneo è la forma più aggressiva di tumore alla pelle, aggressività che è dettata da due proprietà che contraddistinguono questo tumore; la prima è l’abilità di diventare resistente alle nuove terapie, e la seconda è la capacità di invadere i tessuti circostanti e sviluppare metastasi in organi del corpo anche molto distanti. I ricercatori dello IEO, guidati da Luisa Lanfrancone e Pier Giuseppe Pelicci, sono riusciti a dimostrare il ruolo di una molecola “lunga” di RNA (long non-coding RNA) nella disseminazione metastatica del melanoma.

Questa molecola di RNA che si chiama TINCR, ed è in grado di limitare la capacità delle cellule di melanoma di sviluppare farmacoresistenza alle nuove terapie e di formare metastasi

Nei melanomi esistono due tipi di cellule, quelle proliferanti e quelle invasive. In fase iniziale prevalgono le cellule proliferanti., durante la crescita del melanoma, alcune di queste cellule diventano invasive, si staccano dal tumore e migrano in tessuti lontani.

Marine Melixetian, prima autrice dell’articolo racconta: “I long non-coding RNA hanno un ruolo in diversi processi fisiologici della cellula. Noi abbiamo scoperto che, nel melanoma in stadio precoce, lo “stato proliferativo” delle cellule, cioè quello in cui esse si riproducono ma non formano metastasi, è mantenuto da un particolare long non-coding RNA, denominato TINCR. Quando TINCR è presente in alta concentrazione, come nei melanomi in stadio iniziale, le cellule proliferano ma il tumore non metastatizzata; viceversa, quando la concentrazione di TINCR è bassa, le cellule diventano invasive e il melanoma metastatizza”.

Pier Giuseppe Pelicci spiega: “Abbiamo dimostrato che alzando i livelli di TINCR nelle cellule del melanoma metastatico si riduce la loro capacità di invadere i tessuti circostanti, limitando così la formazione di metastasi. Non solo, ma la perdita dello stato invasivo restituisce al melanoma sensibilità ai farmaci molecolari”.

“Ora stiamo attivamente lavorando per trasformare questa scoperta in un beneficio per i pazienti. Stiamo seguendo due direzioni. Vogliamo innanzitutto capire se i livelli di TINCR nel tumore sono predittivi della probabilità del paziente di sviluppare metastasi, e in caso usare queste informazioni per indirizzarlo a terapie preventive. Inoltre vogliamo identificare i geni controllati da TINCR che possano essere colpiti da farmaci mirati, al fine di individuare o sviluppare nuove terapie di prevenzione delle metastasi nel melanoma”.