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Scuola, l’ex ministro Azzolina, “Perso un anno, riapertura è un bluff”

“I presidi vanno ascoltati. Sono due anni che si prendono grandi responsabilità e che fanno funzionare le cose. Va riavviato il dialogo con loro, immediatamente. Non chiedono la luna, ma interventi credibili: mascherine Ffp2 e poi il personale, non solo non è aumentato, ma è stato tagliato. Ora con i nuovi contagi mancheranno migliaia di docenti e di supplenti”.Così l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista al fatto Quotidiano, commenta la situazione contagi nelle scuole.

“Bisogna fare di tutto per garantire la scuola in presenza: ma una scuola che funzioni, non un parcheggio senza docenti né supplenti” ha spiegato l’ex ministra che poi si chiede: “Quale genitore manderà i figli a scuola sapendo che ci sono due positivi in classe? In Francia per un positivo si fanno tre test a tutti nei giorni successivi, test gratuiti in farmacia. Da noi si è deciso il contrario: visto che non siamo in grado di fare il tracciamento, diminuiamo per norma i test. La verità è che sul tracciamento siamo fermi al 2020. Dov`è il piano del generale Figliuolo per un maxi-screening degli studenti prima del rientro ?

“La priorità – prosegue – alla scuola la dai in un modo solo: mettendoci i soldi. Altrimenti sono solo parole. Nella scorsa legge di Bilancio furono stanziati 3 miliardi, in questa 800 milioni… Le vaccinazioni sono fondamentali perché abbattono i numeri su malattia grave e mortalità, ma sulla scuola è oggettivo: non è stato previsto altro. E oggi si è in difficoltà”

Cosa si dovrebbe fare per tenere i ragazzi al sicuro?

“Mascherine Ffp2 fornite a tutto il personale e raccomandate agli studenti con sconti per le famiglie. Subito fondi per personale aggiuntivo fino a giugno, per tornare a distanziamento e sdoppiamento classi. E, se la situazione peggiora, meglio una percentuale di rotazione in presenza. Una scuola tutta aperta, ma per finta, non serve”. (ASKANEWS)