Istruzione

Scuola, la Maturità non cambia. Piano contro la dispersione

Ci sarà anche la traccia di Storia tra i temi proposti per la prossima Maturità e verrà eliminato il sorteggio affidato ai candidati fra tre buste chiuse al momento dell’esame orale così come è avvenuto all’ultimo esame di Stato, nel giugno 2019.

La neoministro dell’Istruzione Lucia Azzolina conferma la linea tracciata dal suo predecessore, Lorenzo Fioramonti, che sulla maturità aveva dato queste nuove disposizioni con una circolare emanata nel novembre scorso.

“Non ci saranno grandi cambiamenti – ha detto Azzolina ieri sera, parlando con i cronisti – gli studenti devono avere la serenità di affrontare gli esami; non ho intenzione di fare stravolgimenti. Le buste all’orale non ci saranno, la Storia agli scritti ci sarà, assolutamente, e le materie orali usciranno a breve, siamo al lavoro“.

Intanto è fissato per stamattina il primo incontro tra i maggiori sindacati della scuola e la ministro.

All’ordine del giorno “l’avvio delle relazioni sindacali”, recita la convocazione, ma ai sindacati sta a cuore trovare intese con la nuova titolare del Ministero su reclutamento e abilitazioni dei docenti.

“Quale sia la prima emergenza da affrontare ce lo dicono i numeri del precariato di quest’anno: siamo a 185.000 supplenti, dei quali quasi metà (90.000) su posti di sostegno. Un vero record, ma non si può certo esserne orgogliosi”, ha spiegato la leader della Cisl scuola, Maddalena Gissi.

Intanto, per contrastare la dispersione scolastica, la ministro ha presentato un protocollo di intesa, firmato con la titolare del dicastero delle Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e il presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni, Antonio Decaro.

“Una vera e propria alleanza che nasce nell’interesse dei giovani – ha sottolineato Lucia Azzolina – per mettere in campo una sinergia operativa tesa a sviluppare iniziative su competenze comuni che possono essere messe a sistema: dal diritto allo studio e alle pari opportunità, alla sensibilizzazione su temi come il bullismo e il cyberbullismo“.

“Poi – ha aggiunto – scenderemo in campo ogni volta che, magari per questioni burocratiche o solo perché i tavoli di lavoro non camminano abbastanza veloci, il diritto allo studio dei ragazzi non sarà rispettato a pieno o i progetti che devono partire a beneficio degli studenti rischiano di restare in un cassetto. Noi vogliamo garantire a tutti le stesse opportunità di utilizzare la mensa scolastica. Come Ministero mettiamo anche le prime risorse: partiamo con un milione di euro”.

La viceministro Anna Ascani ha invece presentato un Piano di intervento organico e strutturale rivolto alle scuole in difficoltà delle Regioni del Sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania alla Puglia e alla Sardegna.

Lo scopo è quello di ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud e migliorare i risultati negli apprendimenti degli studenti.

Gli interventi nasceranno dalla stretta collaborazione tra gli Uffici Scolastici Regionali (Usr), gli Enti territoriali e gli Enti di ricerca (Invalsi, Indire).

Alle scuole individuate verrà messo a disposizione un Repertorio di interventi, cui le istituzioni scolastiche potranno rifarsi per coniugare al meglio le misure da realizzare in relazione al contesto e alle risorse.

Inoltre, gli istituti scolastici potranno usufruire di un Cruscotto su piattaforma informatica contenente diversi strumenti di analisi e reso disponibile dall’impresa sociale “Con i Bambini”.