CATANIA – Quando la scuola incontra il turismo si producono delle virtuose collaborazioni: è il caso dell’Istituto tecnico e professionale De Felice-Olivetti, che ha organizzato nei giorni scorsi l’iniziativa “De Felice meet Winemakers”, cui hanno preso parte docenti e stakeholders enogastronomici.
I focus della giornata sono stati la formazione delle risorse umane, il turismo enogastronomico ed esperienziale e la crescente richiesta di personale qualificato. Tutte opportunità importanti per le future generazioni, come ha sottolineato la preside dell’istituto, Anna De Francesco, spiegando al QdS lo spirito di questa iniziativa: “Riguarda il legame tra la parte produttiva del territorio e la scuola, in modo da favorire alcuni aspetti anche all’interno dell’offerta formativa. L’indirizzo coinvolto maggiormente è quello turistico. Proprio in quest’ambito abbiamo anche avviato collaborazioni con l’Università di Catania grazie ai professori Salvatore Cannizzaro e Agata Matarazzo”.
“L’iniziativa ‘De Felice meet winemakers’ – ha sottolineato durante la conferenza Massimo Costanzo, professore di Discipline turistiche ed economiche del De Felice-Olivetti e docente universitario a contratto – parla proprio di questo: vogliamo valorizzare il marketing del vino per dare valore al territorio e attirare i turisti cosiddetti esperienziali, cioè quelli che vogliono sentire e assaggiare, partecipare alla cultura della Sicilia che, avendo avuto tante dominazioni riesce ad esprimere eccellenze da tutti i punti di vista, compreso quello enogastronomico”.
La preside De Francesco ha rimarcato come i giovani debbano “evitare di pensare che il loro lavoro sarà quello dei genitori. Il mondo è cambiato, è tutto diverso. Ora il lavoro è competenza, fantasia, creatività. Essere competenti è la chiave giusta, ed è l’unica. Questo significa frequentare scuola e Università ma anche l’ambiente lavorativo. I nostri giovani oggi sono un po’ più protetti dalle famiglie, ma bisogna crescere e maturare, sapersi aprire a delle realtà differenti. La famiglia è bellissima, la scuola è accogliente ma devono essere dei trampolini di lancio. Occorre uscire ed essere consapevoli, con quella spinta che per esempio non mi ha ancora abbandonato”.
A introdurre il convegno anche il docente e consigliere nazionale di Onav, Danilo Trapanotto: “Voglio che da questo incontro nasca la vera unione tra ragazzi e mondo del lavoro. Io vengo dal mondo dell’imprenditoria e solo dopo ho iniziato a insegnare. Il mio desiderio è fare sì che i ragazzi possano affrontare la vita con passione: al momento nella visione di molti c’è paura per il futuro, un timore preoccupante. Per questo voglio dire che in Sicilia c’è la possibilità di lavorare e di poter affrontare il domani con passione e serenità. La presenza qui anche di tanti produttori del mondo del vino significa questo: possiamo far crescere la consapevolezza di questo prodotto”.
Sono state quindici le cantine che hanno preso parte all’evento, organizzando un’armoniosa degustazione negli spazi aperti della scuola a fine convegno. Innovazione, competenza, valorizzazione del patrimonio e collaborazione. Sono queste le parole d’ordine dei produttori ma anche del mondo accademico come evidenzia la professoressa Matarazzo, docente di Scienze merceologiche di UniCt: “L’Università spesso anticipa le esigenze del mercato, è anche questo il nostro lavoro di ricerca. Oggi ci sono tante aziende che cercano giovani, il nostro lavoro è anche quello di prepararli non soltanto nella teoria ma anche nell’approccio al lavoro”.
Un concetto ripreso anche dal professore Cannizzaro, docente di Geografia culturale sempre nell’Ateneo catanese: “Valorizzare il patrimonio culturale significa anche valorizzare l’enogastronomia e i nostri prodotti locali, oltre che le bellezze del territorio come i siti Unesco. Il turismo del vino è uscito dalla nicchia e in questo noi vediamo grandi possibilità per i giovani”.
Tra gli interventi anche quello di Giovanni Di Mauro dell’Its Academy di Siracusa con cui il De felice ha stilato un protocollo d’intesa: “Offriamo quattro percorsi formativi specialistici agli studenti che da ora potremmo fare in laboratori anche qui al De Felice. I corsi durano duemila ore di cui mille in aula e mille in azienda, circa il 70% dei docenti viene direttamente dal mondo del lavoro. Così si incontrano domanda e offerta. Più di sette studenti su dieci dopo un anno dal titolo di studio trovano lavoro”.
CATANIA – “Il mondo cambia e noi ci rinnoviamo”. Con queste parola la dirigente scolastica Anna De Francesco ha sintetizzato la linea seguita dal De Felice-Olivetti per una formazione sempre più al passo con i tempi.
“Il Collegio dei docenti di questa scuola – ha aggiunto – ha deciso di fare delle curvature, ovvero una scelta degli indirizzi in base al mercato del lavoro e della cultura e, in generale, delle spinte che possono esserci. La società che cambia ci presenta esigenze diverse. Dobbiamo plasmare dei ragazzi in grado di esprimersi e valorizzare le loro competenze, ponendoli in condizione di essere competitivi nel mondo del lavoro”.
Gli indirizzi generali dell’istituto sono tecnico-economico e professionale-economico. “Nel tecnico – ha evidenziato la preside – abbiamo gli indirizzi di Amministrazione, Finanza e Marketing, in cui la curvatura che abbiamo scelto è l’economia verde, aderendo al progetto Edu Green e puntando su programmi in grado di concentrarsi sulla gestione del ciclo del prodotto. Nell’indirizzo turismo, oltre alle collaborazioni con Università e imprese, abbiamo anche il programma Esabac che favorisce i rapporti con il ministero dell’Istruzione francese e consegna il doppio diploma, valido quindi in tutti i Paesi francofoni. C’è poi l’indirizzo Sia, cioè sistemi informativi aziendali, in cui abbiamo sperimentato i big data: in questo ambito, oltre i percorsi di Pcto, favoriamo anche rapporti di apprendistato attraverso Anpal e Regione Sicilia Infine, per quanto riguarda il professionale, in ambito di servizi commerciali le curvature sono Amministrazione di condomini e Servizi fiscali da Caf. Abbiamo con la Regione Sicilia anche l’Iefp con l’operatore del benessere: lì ci sono acconciatori ed estetisti con diploma triennale e quadriennale”.
“Vi è inoltre – ha concluso la dirigente – uno sperimentale quadriennale di informatica che velocizza i tempi garantendo la stessa qualità didattica. Proprio sull’informatica abbiamo favorito anche i ragazzi del turismo, perché il digitale è fondamentale in quel lavoro”.
Con l’Its Academy di Siracusa vi è una collaborazione per un tipo di formazione tecnica di due anni, ulteriore gradino della qualificazione europea che può andare di pari passo con il percorso universitario.