Scuola e opportunità nel settore enogastronomico. Così si avvicinano formazione e mondo del lavoro - QdS

Scuola e opportunità nel settore enogastronomico. Così si avvicinano formazione e mondo del lavoro

redazione

Scuola e opportunità nel settore enogastronomico. Così si avvicinano formazione e mondo del lavoro

venerdì 03 Novembre 2023

L'istituto De Felice-Olivetti di Catania ha organizzato nei giorni scorsi un incontro dedicato a studenti, docenti e stakeholders

CATANIA – Quando la scuola incontra il turismo si producono delle virtuose collaborazioni: è il caso dell’Istituto tecnico e professionale De Felice-Olivetti, che ha organizzato nei giorni scorsi l’iniziativa “De Felice meet Winemakers”, cui hanno preso parte docenti e stakeholders enogastronomici.

I focus della giornata sono stati la formazione delle risorse umane, il turismo enogastronomico ed esperienziale e la crescente richiesta di personale qualificato. Tutte opportunità importanti per le future generazioni, come ha sottolineato la preside dell’istituto, Anna De Francesco, spiegando al QdS lo spirito di questa iniziativa: “Riguarda il legame tra la parte produttiva del territorio e la scuola, in modo da favorire alcuni aspetti anche all’interno dell’offerta formativa. L’indirizzo coinvolto maggiormente è quello turistico. Proprio in quest’ambito abbiamo anche avviato collaborazioni con l’Università di Catania grazie ai professori Salvatore Cannizzaro e Agata Matarazzo”.

“L’iniziativa ‘De Felice meet winemakers’ – ha sottolineato durante la conferenza Massimo Costanzo, professore di Discipline turistiche ed economiche del De Felice-Olivetti e docente universitario a contratto – parla proprio di questo: vogliamo valorizzare il marketing del vino per dare valore al territorio e attirare i turisti cosiddetti esperienziali, cioè quelli che vogliono sentire e assaggiare, partecipare alla cultura della Sicilia che, avendo avuto tante dominazioni riesce ad esprimere eccellenze da tutti i punti di vista, compreso quello enogastronomico”.

La preside De Francesco ha rimarcato come i giovani debbano “evitare di pensare che il loro lavoro sarà quello dei genitori. Il mondo è cambiato, è tutto diverso. Ora il lavoro è competenza, fantasia, creatività. Essere competenti è la chiave giusta, ed è l’unica. Questo significa frequentare scuola e Università ma anche l’ambiente lavorativo. I nostri giovani oggi sono un po’ più protetti dalle famiglie, ma bisogna crescere e maturare, sapersi aprire a delle realtà differenti. La famiglia è bellissima, la scuola è accogliente ma devono essere dei trampolini di lancio. Occorre uscire ed essere consapevoli, con quella spinta che per esempio non mi ha ancora abbandonato”.

A introdurre il convegno anche il docente e consigliere nazionale di Onav, Danilo Trapanotto: “Voglio che da questo incontro nasca la vera unione tra ragazzi e mondo del lavoro. Io vengo dal mondo dell’imprenditoria e solo dopo ho iniziato a insegnare. Il mio desiderio è fare sì che i ragazzi possano affrontare la vita con passione: al momento nella visione di molti c’è paura per il futuro, un timore preoccupante. Per questo voglio dire che in Sicilia c’è la possibilità di lavorare e di poter affrontare il domani con passione e serenità. La presenza qui anche di tanti produttori del mondo del vino significa questo: possiamo far crescere la consapevolezza di questo prodotto”.

Quindici le cantine che hanno preso parte all’evento

Sono state quindici le cantine che hanno preso parte all’evento, organizzando un’armoniosa degustazione negli spazi aperti della scuola a fine convegno. Innovazione, competenza, valorizzazione del patrimonio e collaborazione. Sono queste le parole d’ordine dei produttori ma anche del mondo accademico come evidenzia la professoressa Matarazzo, docente di Scienze merceologiche di UniCt: “L’Università spesso anticipa le esigenze del mercato, è anche questo il nostro lavoro di ricerca. Oggi ci sono tante aziende che cercano giovani, il nostro lavoro è anche quello di prepararli non soltanto nella teoria ma anche nell’approccio al lavoro”.

Un concetto ripreso anche dal professore Cannizzaro, docente di Geografia culturale sempre nell’Ateneo catanese: “Valorizzare il patrimonio culturale significa anche valorizzare l’enogastronomia e i nostri prodotti locali, oltre che le bellezze del territorio come i siti Unesco. Il turismo del vino è uscito dalla nicchia e in questo noi vediamo grandi possibilità per i giovani”.

Tra gli interventi anche quello di Giovanni Di Mauro dell’Its Academy di Siracusa con cui il De felice ha stilato un protocollo d’intesa: “Offriamo quattro percorsi formativi specialistici agli studenti che da ora potremmo fare in laboratori anche qui al De Felice. I corsi durano duemila ore di cui mille in aula e mille in azienda, circa il 70% dei docenti viene direttamente dal mondo del lavoro. Così si incontrano domanda e offerta. Più di sette studenti su dieci dopo un anno dal titolo di studio trovano lavoro”.

Istituto De Felice-Olivetti

Un’ampia offerta formativa sempre attenta al mercato

CATANIA – “Il mondo cambia e noi ci rinnoviamo”. Con queste parola la dirigente scolastica Anna De Francesco ha sintetizzato la linea seguita dal De Felice-Olivetti per una formazione sempre più al passo con i tempi.

“Il Collegio dei docenti di questa scuola – ha aggiunto – ha deciso di fare delle curvature, ovvero una scelta degli indirizzi in base al mercato del lavoro e della cultura e, in generale, delle spinte che possono esserci. La società che cambia ci presenta esigenze diverse. Dobbiamo plasmare dei ragazzi in grado di esprimersi e valorizzare le loro competenze, ponendoli in condizione di essere competitivi nel mondo del lavoro”.

Gli indirizzi generali dell’istituto sono tecnico-economico e professionale-economico. “Nel tecnico – ha evidenziato la preside – abbiamo gli indirizzi di Amministrazione, Finanza e Marketing, in cui la curvatura che abbiamo scelto è l’economia verde, aderendo al progetto Edu Green e puntando su programmi in grado di concentrarsi sulla gestione del ciclo del prodotto. Nell’indirizzo turismo, oltre alle collaborazioni con Università e imprese, abbiamo anche il programma Esabac che favorisce i rapporti con il ministero dell’Istruzione francese e consegna il doppio diploma, valido quindi in tutti i Paesi francofoni. C’è poi l’indirizzo Sia, cioè sistemi informativi aziendali, in cui abbiamo sperimentato i big data: in questo ambito, oltre i percorsi di Pcto, favoriamo anche rapporti di apprendistato attraverso Anpal e Regione Sicilia Infine, per quanto riguarda il professionale, in ambito di servizi commerciali le curvature sono Amministrazione di condomini e Servizi fiscali da Caf. Abbiamo con la Regione Sicilia anche l’Iefp con l’operatore del benessere: lì ci sono acconciatori ed estetisti con diploma triennale e quadriennale”.

“Vi è inoltre – ha concluso la dirigente – uno sperimentale quadriennale di informatica che velocizza i tempi garantendo la stessa qualità didattica. Proprio sull’informatica abbiamo favorito anche i ragazzi del turismo, perché il digitale è fondamentale in quel lavoro”.

Con l’Its Academy di Siracusa vi è una collaborazione per un tipo di formazione tecnica di due anni, ulteriore gradino della qualificazione europea che può andare di pari passo con il percorso universitario.

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