SIRACUSA – In provincia di Siracusa perderanno l’autonomia ben 11 scuole. La Conferenza regionale di organizzazione della rete scolastica ha, infatti, stabilito che, dal prossimo anno scolastico, gli 11 istituti, 9 comprensivi e due superiori, saranno suddivisi ed accorpati ad altre scuole.
Nel capoluogo aretuseo perderanno l’autonomia scolastica, gli istituti comprensivi Martoglio, Chindemi, Archimede, oltre all’istituto superiore Insolera. Quella dell’Archimede è stata una vera e propria sorpresa per tutti dato che non figurava tra gli istituti che avrebbero perso l’autonomia. Il Martoglio, tranne il plesso Collodi di via Asbesta, sarà accorpato al Verga. Il Chindemi sarà incluso al Woityla.
L’Insolera sarà diviso tra il Rizza, al quale andranno gli indirizzi tecnici, e il Federico II di Svevia al quale andranno quelli del professionale. I plessi dell’Archimede saranno divisi tra l’Archia e il Giaracà. A Lentini perderanno l’autonomia due scuole: l’istituto superiore Moncada e il comprensivo Vittorio Veneto. Ad Augusta i tre plessi del Todaro saranno aggregati a Principe di Napoli, Corbino e Costa. A Floridia il Volta sarà accorpato in parte al De Amicis e in parte al Quasimodo. A Noto l’Aurispa sarà aggregato in parte al Melodia e in parte al Maiore. A Pachino il Brancati, sarà diviso tra il Verga e il Pellico.
“Non ci aspettavamo granché dalla Conferenza regionale sull’organizzazione scolastica – commenta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – ma con amarezza devo dire che sono riusciti ad andare oltre le peggiori previsioni. Anche per questo ci opporremo in ogni sede alla decisione presa”.
“Sapevamo – aggiunge il primo cittadino – che il destino di Martoglio e Insolera era, in qualche modo, segnato, ma la scelta di far sparire, oltre alla Chindemi, e anche l’Archimede è sconcertante. Il tavolo regionale sul dimensionamento scolastico non ha fatto altro che applicare pedissequamente le indicazioni del governo nazionale, finalizzate prioritariamente a realizzare dei risparmi tagliando le dirigenze didattiche. Mi chiedo, allora, perché siano stati investiti i territori se si voleva solo far prevalere la logica dei numeri e ignorare, come è stato fatto, le esigenze degli alunni e delle famiglie”.
“Ci è stato subito chiaro che la provincia avrebbe pagato un prezzo altissimo e per questo, come sindaci, abbiamo messo sul tavolo soluzioni alternative dettate dal buon senso e, soprattutto, rispettose dell’interesse primario che la Scuola dovrebbe perseguire: assicurare la migliore formazione possibile dei giovani, cioè di coloro che rappresentano il nostro futuro. Invece ci siamo scontrati contro un muro di gomma e contro la volontà di affermare un modello scolastico fatto di istituti affollati, con centri decisionali distanti dagli studenti e, soprattutto per i Comprensivi, poco consapevoli dei contesti in cui i ragazzi vivono e crescono. Un modello che – conclude il sindaco Italia – proprio per la nostra approfondita conoscenza dei territori, respingiamo e che combatteremo”.
“Sul dimesionamento scolastico dell’Istituto Aurispa – ha affermato il sindaco di Noto, Corrado Figura – presenteremo ricorso contro la decisione regionale di accorpamento che ha ribaltato la proposta provinciale approvata e presentata dal provveditore di Siracusa. Il ricorso sarà uno strumento per far valere le ragioni del Comune di Noto contro questa decisione. Qualora non bastasse utilizzeremo tutte le vie giuridiche disponibili per tutelare l’Istituto Comprensivo Aurispa e proteggere gli interessi degli studenti e delle loro famiglie”.