Piano dimensionamento scolastico, la Regione detta le linee guida - QdS

Piano dimensionamento scolastico, la Regione detta le linee guida

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Piano dimensionamento scolastico, la Regione detta le linee guida

Michele Giuliano  |
lunedì 30 Maggio 2022

Stabiliti gli step per arrivare alla costituzione dei nuovi istituti e alla loro gestione transitoria. Negli istituti cessati il consiglio d’istituto decade dal 31 agosto

In preparazione per il nuovo anno scolastico, è arrivato il momento di programmare e avviare il piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2022/2023, anche dal punto di vista amministrativo e contabile.

L’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale ha emesso la circolare che mette nero su bianco le procedure da seguire: le istituzioni scolastiche coinvolte nel processo di dimensionamento saranno tenute a porre in essere una serie di adempimenti amministrativo-contabili distinti a seconda degli effetti che il processo di dimensionamento produrrà sulla propria configurazione giuridica.

Innanzitutto, non si dovrà procedere alla chiusura della contabilità nel caso in cui l’istituzione scolastica oggetto di dimensionamento non muti la propria configurazione giuridica mantenendo lo stesso codice meccanografico, anche se aggrega istituzioni scolastiche cessate o acquisisce o cede plessi o sezioni. Al contrario, l’istituzione scolastica che cambia il codice  meccanografico  senza  mutare  la propria configurazione giuridica sarà equiparata ad una nuova istituzione.

In ultimo, le istituzioni scolastiche cessate, cioè quelle che perdono la loro autonomia e la personalità giuridica, saranno aggregate ad altri istituti autonomi, dotate di personalità giuridica, oppure saranno unificate con altre istituzioni cessate costituendo, in questo caso, una nuova istituzione scolastica  autonoma dotata di personalità giuridica.

I consigli di istituto in carica in tali istituti andranno a decadere al prossimo 31 agosto, per cui l’ufficio scolastico regionale per la Sicilia (l’ambito territoriale provinciale competente) provvederà a nominare un commissario straordinario con i poteri in materia amministrativo-finanziaria spettanti all’organo decaduto, escludendo però qualsiasi attribuzione didattica organizzativa.

Andrà a carico delle istituzioni cessate la chiusura del conto corrente postale e il versamento delle disponibilità sul conto corrente bancario, con conseguente quantificazione dei fondi da trasmettere alla nuova istituzione scolastica, il passaggio di consegna dei beni patrimoniali tra i direttori dei servizi generali ed amministrativi delle istituzioni scolastiche coinvolte.

Ancora, andranno inviati al nuovo istituto tutti i registri amministrativi e contabili; nel caso di cessione di classi, sezioni e plessi, i fondi saranno ripartiti in base alla consistenza del numero degli alunni delle sedi cedute, mentre i beni patrimoniali saranno ripartiti in base alla dislocazione fisica, salvaguardando la specificità degli indirizzi di studio di ciascuna istituzione scolastica. Anche negli istituti di nuova istituzione, in attesa dell’elezione dei nuovi organi collegiali, l’ufficio scolastico regionale provvederà a nominare un commissario straordinario.

Nel caso di aggregazioni di classi, sezioni e plessi, l’istituzione scolastica che aggrega si limiterà ad annotare, nelle proprie scritture contabili, le variazioni economiche derivanti dall’acquisizione di beni patrimoniali e finanziari portati dal numero degli alunni trasferiti. Si tratta di una riorganizzazione che permette di razionalizzare al meglio l’uso delle risorse disponibili per le istituzioni scolastiche presenti su tutto il territorio siciliano. Non una questione didattica, quindi, ma ugualmente importante, per utilizzare al meglio le risorse disponibili e le strutture esistenti.

Michele Giuliano

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