Istruzione

Sempre più studenti nelle scuole della filiera turistica

PALERMO – L’attuale offerta formativa in ambito turistico comprende: l’istruzione secondaria superiore ad indirizzo turistico, i percorsi di istruzione-formazione professionale, i percorsi di studi universitari in ambito turistico, la formazione e istruzione tecnica superiore e i corsi di formazione professionale finanziati da Regioni, Province e Fondo sociale europeo. Secondo i dati contenuti all’interno del rapporto “Datatur – Trend e statistiche sull’economia del turismo”, diffuso lo scorso 29 agosto da Federalberghi, in Sicilia si concentrano 64 dei 518 istituti tecnici italiani ad indirizzo “Turismo” e 52 del 383 istituti professionali ad indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”.

Sono complessivamente 12.537 gli studenti siciliani che hanno frequentato gli istituti tecnici ad indirizzo “Turismo nel corso dell’ultimo anno scolastico 2018-2019, pari al 12,6% dei 99.197 studenti italiani. Si tratta del terzo valore più elevato a livello nazionale: seguiamo solo alla Campania (12.648) e alla Lombardia (17.035). Nei cinque anni di studi, le presenze sono abbastanza omogenee, con un certo incremento nei primi anni scolastici, sintomo di una maggiore attrazione dell’indirizzo: si va, infatti, dai 2.274 iscritti all’ultimo anno al picco dei 2.680 iscritti al primo anno.

Negli istituti professionali ad indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ammonta a quota 27.212 il numero di iscritti, pari al 13,7% dei 198.152 studenti rilevati a livello nazionale. In questo caso, siamo secondi in Italia e seguiamo solo alla Campania (36.720). Questo tipo di formazione prevede al proprio interno tre articolazioni che hanno lo scopo di rispondere in modo più puntuale alle esigenze del mercato del lavoro: in particolare, si tratta di enogastronomia, servizi di sala e vendita e accoglienza turistica. Il biennio, a carattere generico, è frequentato da 12.260 alunni, mentre dal terzo al quinto anno ci si specializza in uno dei settori sovraindicati. È nettamente superiore il numero di alunni che preferisce il settore enogastronomico (8.406 nel triennio), seguono i servizi di sala e vendita (4.405) ed infine troviamo l’accoglienza turistica (2.141).

Inoltre, dall’anno scolastico 2015-2016 l’istruzione secondaria italiana, e dunque anche quella turistica, si è arricchita dei percorsi di alternanza scuola-lavoro che prevedono lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti dell’ultimo triennio finalizzati ad integrare i risultati dell’apprendimento scolastico con competenze tecnico-professionali necessarie per un rapido e positivo inserimento nel mondo del lavoro. Motivo in più che spinge sempre più studenti ad iscriversi in questi istituti.

In Sicilia, sono presenti anche percorsi universitari di primo e secondo livello ad indirizzo turistico. Relativamente al percorso di laurea breve, presso l’università di Palermo è possibile iscriversi in “Scienze del turismo”, a Catania in “Formazione di operatori turistici” e a Messina in “Turismo culturale e discipline delle arti, della musica e dello spettacolo”. Relativamente ai percorsi di secondo livello si distinguono gli indirizzi di “Turismo e spettacolo” e “Management del turismo e dell’ambiente” a Messina e “Tourism systems and hospitality management” a Palermo. Infine, è previsto anche un master in “Economia e management dei beni culturali e del patrimonio Unesco” presso l’università di Palermo.