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Sergio Costa “Ripresa? Sarà verso il green”

ROMA – La ripresa economica del Paese dopo l’emergenza coronavirus sarà “spinta verso il green”, e gli investimenti attivati dal governo “devono avere la condizionalità green”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5s), al question time alla Camera. Il ministro ha risposto a una interrogazione dei deputati di LeU Rossella Muroni e Federico Fornaro. I parlamentari chiedono che la ripresa economica dopo l’emergenza non avvenga derogando alle tutele ambientali. “La preoccupazione di tanti italiani è ‘come fate ripartire il paese?’ – ha detto Costa -. Il dopo sarà un vecchio sistema che ci ha portato a grandi danni ambientali? Mi arrivano mail e messaggi continuamente sull’argomento. Ne abbiamo già parlato in sede di governo con i ministri Patuanelli e De Micheli e col premier stesso, perché non si riparta con i vecchi sistemi, perché si riparta con una nuova normalità spinta verso il green. Noi abbiamo un flusso economico di 750 miliardi. E stiamo parlando dei primi provvedimenti legislativi, altri ne verranno. Devono avere la condizionalità green”.

“Ci inseriamo nella prospettiva dell’Ue, che è quella del Green New Deal – ha proseguito – ma anche del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) e della proposta di legge europea per il clima depositata il 4 marzo”. “Dovremo rivedere il concetto di efficientamento energetico – ha detto ancora -, di rigenerazione edilizia, di consumo del suolo, di sburocratizzazione, di velocizzazione, e rendere fruibile per il cittadino e le imprese l’opportunità green. Noi stiamo spingendo verso la semplificazione e la sburocratizzazione, ma questo non vuol dire togliere le tutele. è esattamente il contrario: rendere appetibile per cittadino e imprese fare green”.