Resta o va via? Gli interrogativi e le incertezze sul secondo mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stanno letteralmente tormentando la politica di casa nostra che si interroga con cadenza quotidiana sugli scenari possibili: bis di Mattarella Capo dello Stato e Draghi presidente del Consiglio? Oppure sarà l’attuale presidente del Consiglio ad andare al Colle?
Il toto Quirinale, però, non sembra appassionare i diretti interessati. Ad eccezione, forse, del “terzo incomodo”: Silvio Berlusconi, un’altra opzione che la politica sta valutando. Il leader di Forza Italia, inutile nasconderlo, da tempo accarezza l’idea di un incarico al Colle e nel frattempo spinge affinché Draghi resti al suo posto fino al 2023.
Sergio Mattarella è stato il primo siciliano a ricoprire la carica di presidente della Repubblica. Il 31 gennaio 2015 è stato eletto con 665 voti, poco meno di due terzi dell’assemblea elettiva, prestando giuramento e insediandosi al Quirinale il successivo 3 febbraio.
Da allora, per lui, mai un’esitazione, mai una sbavatura: ha svolto il suo incarico con esperienza e saggezza.
Lo abbiamo visto esultare in tribuna per la vittoria degli Azzurri agli Europei di calcio. Ma lo abbiamo visto anche portare Mario Draghi a Palazzo Chigi e, con grande sobrietà e senso delle istituzioni, gettare le basi per un governo (finalmente) di alto profilo di cui il nostro Paese aveva disperato bisogno.
A breve al Quirinale si giocherà la partita più difficile e incerta degli ultimi anni e, anche se Mattarella ha lasciato intendere che dirà no al bis, non escludiamo ci possano essere colpi di scena.
Tuttavia, una cosa è certa: Sergio Mattarella è entrato nel cuore degli italiani. Non è stato solo il Garante della Costituzione, lo è stato nel periodo più difficile e più drammatico della storia italiana dal secondo dopoguerra. Quello attorno al Quirinale è stato definito un dibattito poco elegante, visto che Mattarella è ancora in carica.
Ripetiamo, non sappiamo quale sorpresa ci riserverà il futuro ma oggi è Mattarella il nostro presidente della Repubblica. Ed è a lui che va la riconoscenza e la gratitudine di tutti gli italiani.