Messina

Una sfida a tre per il Municipio di Taormina

TAORMINA (ME) – Anche i taorminesi si preparano a scegliere il nuovo sindaco e a rinnovare il Consiglio comunale per le prossime elezioni del 28 e 29 maggio. Per la seconda volta dall’entrata in vigore della riforma elettorale in Sicilia, la Perla dello Ionio eleggerà la propria Amministrazione con il sistema maggioritario a turno unico, per i Comuni con popolazione compresa tra i 10 mila e i 15 mila abitanti. Nessun ballottaggio quindi, ma basterà anche solo un voto di differenza per decretare il vincitore. Ed è già gran bagarre tra i pretendenti, in una campagna elettorale infuocata, iniziata ben prima della presentazione ufficiale delle liste, per accaparrarsi i 16 scranni di Palazzo dei Giurati, in un Comune ancora in dissesto economico. Andiamoli a vedere in ordine anagrafico.

Mario Bolognari

Sindaco uscente e già primo cittadino di Taormina dal 1993 al 2003, il 73enne professore universitario in pensione punta alla riconferma e al quarto storico mandato. La sua lista “Noi, Taormina”, è infine espressione della maggioranza uscente, che si era inizialmente spezzata per poi ricompattarsi, con il gruppo centrista che fa capo all’ex presidente del Civico consesso, Lucia Gaberscek. Bolognari è stato deputato al Parlamento dal 1976 al 1979 tra le fila del Pci. Poi esponente del Partito democratico. L’attuale proposta è ampiamente mitigata da forze di centro e centrodestra. Le novità più importanti riguardano la vice sindacatura affidata all’imprenditrice Maria Rita Sabato, figlia del noto e più volte eletto Vittorio, con i quali punta a blindare la popolosa frazione di Trappitello, dove spesso vengono decise le elezioni. Novità anche per gli altri due assessori designati, Danilo La Monaca – esponente del centrodestra e vicino all’ex candidato sindaco nel 2018, Salvo Cilona – e Sergio Cavallaro, rappresentante della sinistra locale, dirigente al Comune di Gaggi e uomo di fiducia del primo cittadino.

Antonio D’Aveni

In Consiglio comunale è stato il primo e più acerrimo nemico dell’Amministrazione Bolognari, sin dal giorno del suo insediamento. Da oltre 15 anni in politica, D’Aveni è stato anche presidente del Consiglio comunale e candidato alle regionali con la lista del presidente Musumeci, Diventerà Bellissima. Originario di Giardini Naxos, il 48enne imprenditore del settore agricolo, ha raccolto attorno a sé quello che resta del centrodestra taorminese, riunitosi nella coalizione civica “Orgoglio Taormina”. Al suo fianco il gruppo dell’ex presidente dell’Asm Cesare Tajana, Pina Raneri storica figura politica taorminese, e poi a sorpresa Antonella Garipoli, figlia del compianto e amato sindaco Nicola, anche tra gli assessori designati insieme ad Alessandro Cardente e Francesco Chinnici.

Cateno De Luca

Dopo non essere riuscito a diventare presidente della Regione, colui che non ha bisogno di presentazioni ha deciso che, dopo aver guidato i Comuni di Fiumedinisi, Santa Teresa di Riva e Messina, avrebbe puntato su Taormina. Esponente del nuovo movimento “Sud chiama Nord”, che ha espresso un deputato e un senatore alle ultime elezioni politiche, a 51 anni compiuti, Cateno De Luca è anche deputato all’Ars, incarico che potrà mantenere nel caso di elezione a sindaco. A Taormina è sostenuto da sempre dal gruppo che faceva capo al giovane consigliere comunale e poi candidato sindaco nel 2013, Jonathan Sferra, adesso anche tra gli assessori designati nella lista “De Luca il Sindaco”, insieme a Giuseppe Sterrantino e Alessandra Cullurà, entrambi consiglieri comunali uscenti. Forte delle numerose adesioni, il deputato regionale ha comunque deciso di presentare anche una seconda lista satellite – capitanata dal candidato Alessandro De Leo, per tentare di accaparrasi un numero maggiore di consiglieri. A fianco di De Luca, anche il gruppo vicino all’ex sindaco Eligio Giardina e quello di Pinuccio Composto, già candidato sindaco e più volte amministratore. Insieme a lui anche il consigliere uscente Salvo Brocato e l’ex assessore Antonio Lo Monaco.