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Si affacciava alle finestre delle case e si faceva accarezzare, ucciso cervo-mascotte

Si affacciava alle finestre delle case, si faceva accarezzare, mangiava qualche ortaggio dalle mani di chi glielo offriva e spesso si addormentava sugli zerbini delle case. Il cervo Bambotto si fidava dell’uomo ma un uomo, anzi un ragazzo di 23 anni che per sport ama ammazzare gli animali, l’ha ucciso. Nulla di illegale: la stagione venatoria è aperta e la testa di Bambotto può diventare un trofeo da appendere in salotto.

Michela Vittoria Brambilla: “Disgustoso quello che è successo”

“E’ semplicemente disgustoso quello che è successo e succede continuamente nei nostri boschi durante la stagione di caccia“, scrive su Facebook, Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commenta l’uccisione del cervo Bambotto. “Bambotto – ricorda Brambilla – era nato 7 anni fa ed era stato adottato da tutta la popolazione del paese. Con loro viveva sereno, finché un cacciatore senza cuore di 23 anni lo ha ammazzato per divertimento, protetto dalla legge che permette l’attività venatoria. Quanto coraggio ci vuole ad uccidere una creatura che ti mangia dalle mani e dorme sullo zerbino di casa? Ti senti grande forse, ma sei solo un assassino”.

Era stato adottato da tutta la popolazione del paese

“Bambotto – ricorda Brambilla – era nato 7 anni fa ed era stato adottato da tutta la popolazione del paese. Con loro viveva sereno, finché un cacciatore senza cuore di 23 anni lo ha ammazzato per divertimento, protetto dalla legge che permette l’attività venatoria. Quanto coraggio ci vuole ad uccidere una creatura che ti mangia dalle mani e dorme sullo zerbino di casa? Ti senti grande forse, ma sei solo un assassino”.