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Siccità a Messina, per il sindaco Basile i nuovi razionamenti idrici sono una “misura necessaria”

“Una misura necessaria”. Così il sindaco di Messina Federico Basile ha definito le soluzioni messe in campo da amministrazione e AMAM per far fronte alla situazione emergenziale relativa alla crisi idrica che diventa di ora in ora sempre più complessa. Continua a perdere acqua in modo copioso l’acquedotto che da Fiumefreddo porta il prezioso liquido in riva allo Stretto: un aspetto che ha costretto le istituzioni a correre ai ripari con un nuovo razionamento.

Il danno, registrato ormai due settimane fa dai tecnici dell’Azienda Meridionale Acque Messina, è però più complesso del previsto per poter essere riparato senza ulteriori nuovi disagi. Tradotto: andrebbe del tutto interrotto anche lo scarso afflusso tutt’ora presente. Per questo, AMAM e Comune hanno deciso di correre ai ripari con un nuovo razionamento idrico: il secondo dell’estate peloritana.

Siccità a Messina, interessata anche la provincia

Emergenza idrica che sta interessando non solo la città ma anche la provincia di Messina, come raccontato nelle ultime ore sul QdS. A secco restano i rubinetti di molte abitazioni dei villaggi collinari e aumentano le difficoltà anche per gli ultimi piani dei palazzi del centro città, difficili da riuscire ad approvvigionare per via della presenza di bocchettoni delle autobotti troppo larghi e incompatibili con le cisterne delle abitazioni.

Per rispondere alle esigenze della popolazione e in assenza di possibilità per aumentare l’afflusso idrico alla città rispetto alle misure già messe in atto, il Comune ha dovuto scegliere ancora una volta la via del razionamento che sarà attivata a partire da lunedì, con tutti i prevedibili disagi di una città invasa dai turisti e dai fuorisede che rientrano per le ferie agostane.

La conferma è stata data da parte del sindaco Federico Basile e dell’AMAM nel corso di una conferenza congiunta tenutasi venerdì mattina a palazzo Zanca. Le misure riguarderanno in modo particolare le aree evidenziate mappate in queste settimane e definite come quelle più critiche per via del minore afflusso idrico registrato.

Siccità a Messina, la suddivisione delle risorse idriche

Il modello di distribuzione dell’acqua nelle condotte comunali sarà quindi suddiviso in Area A e in Area B, che presenteranno a loro volta differenze di giorno in giorno. Nella prima saranno raggiunte le zone di Viale Principe Umberto (tra Via Tommaso Cannizzaro e Viale Boccetta), Viale Regina Margherita (tra Viale Boccetta e Via Palermo), Viale Regina Elena (da Via Palermo al Viale Annunziata), Viale Annunziata (fino alla rotonda di Piazza Temistocle Martines) e Via Consolare Pompea (dalla rotonda di Piazza Temistocle Martines fino alla Fontana di Paradiso).

Nell’Area B, invece, rientrano le zone di Via Noviziato Casazza (dal civico 99A a Viale Italia), Viale Italia (tra Bar Noviziato e Via Tommaso Cannizzaro), Via Pietro Castelli (dall’Orto Botanico alla Chiesa Madonna delle Gravidelle), Via Tommaso Cannizzaro (tra Via Pietro Castelli e Via XXIV Maggio) e Via XXIV Maggio (dall’incrocio con Via Tommaso Cannizzaro a Piazza Crisafulli).

Siccità a Messina, Basile: “Fronteggiare l’emergenza”

Di fatto, l’erogazione sarà garantita per almeno cinque o sei ore al giorno – il doppio di quella garantita fino a questo momento – ma portando a una interruzione nell’area non interessata in quel giorno dall’afflusso idrico. “Per limitare i disagi, l’area che non sarà servita da afflusso idrico lo sarà dalle nostre autobotti con interventi mirati e mappati in modo scientifico nel corso di queste settimane. Da mercoledì avremo a disposizione 14 mezzi di nostra proprietà tra autobotti e moduli per poter fronteggiare l’emergenza”, ha spiegato Basile.

“Abbiamo individuato una soluzione che consentirà una redistribuzione programmata finché ci si concentri dove c’è maggiore disagio. Con questo piano aumenteremo la pressione in quelle zone, così da consentire l’arrivo dell’acqua. Alle altre – ha aggiunto il primo cittadino – garantiremo comunque pieno supporto con tutte le autobotti a disposizione”.

Una emergenza come quella della siccità che si sta riflettendo in tutta la sua drammaticità nelle province dell’isola. Delle ultime ore la grossa perdita registrata nell’acquedotto Nuovo Scillato che ha determinato l’interruzione delle consegne idriche nei comuni di Casteldaccia, Santa Flavia, Bagheria, Ficarazzi e Villabate, in provincia di Palermo.  Disagi avvertiti anche nell’agrigentino, nel trapanese nelle aree interne della Sicilia, ormai a secco da diverse settimane.

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