Sicilia

Sicilia, l’assessore regionale Amata al QdS: “Priorità massimizzare il nostro turismo”

Come vi abbiamo già riferito nei giorni scorsi, l’Assessorato regionale al Turismo ha siglato un protocollo d’intesa con Unioncamere Sicilia con l’obiettivo di rendere coerenti e strutturali le iniziative dell’Assessorato stesso e quelle del sistema camerale per favorire al massimo gli investimenti a supporto dello sviluppo turistico nella nostra terra. A tal proposito avevamo intervistato il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace. Oggi invece interviene ai nostri microfoni l’assessora Elvira Amata.

Coinvolgere al massimo tutti gli attori della filiera

C’è qualche zona della Sicilia che al momento ha bisogno di maggiore attenzione nello sviluppo turistico?                                                                                                                                                           “L’esigenza di assicurare all’interno del territorio regionale la massima copertura sotto l’aspetto strettamente turistico è certamente una priorità della nostra programmazione che mira ad una visione il più possibile integrata, anche rispetto alle diverse peculiarità che ciascun territorio esprime. In tal senso, ci stiamo muovendo favorendo sempre più il massimo coinvolgimento di tutti gli attori della filiera turistica. Riteniamo fondamentale questo approccio, non a caso, il contesto di filiera oggi conta, tra l’altro, cinque DMO che accompagnano, sotto il profilo promozionale, l’azione dell’assessorato a copertura di buona parte del territorio. Si sta prevedendo, inoltre, di favorire una maggiore copertura del territorio anche attraverso appositi avvisi che consentiranno ad altre aggregazioni pubblico-private di contribuire a valorizzare e promuovere le diverse aree siciliane con l’obiettivo di costituire una rete regionale forte e funzionale. E’ un approccio che sollecita costantemente l’idea di sinergia, leva primaria per migliorare, sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo, l’offerta turistica regionale”.

Destagionalizzazione: i provvedimenti già presi

Quali interventi intendete portare avanti per la destagionalizzazione?                                                  “L’elemento della destagionalizzazione riveste un ruolo strategico nella nostra programmazione, in piena coerenza con le azioni che stiamo già declinando per allungare la stagionalità il più possibile nel corso dell’anno, e aumentare significativamente il flusso di turisti. A tal fine, il mio assessorato ha portato avanti alcune iniziative che hanno fatto registrare un incremento dei flussi turistici proprio nella cosiddetta ‘bassa stagione’. Si tratta di quelle manifestazioni legate all’obiettivo del rafforzamento del brand “Sicilia”. Mi riferisco, a titolo esemplificativo, al Sicilia Jazz Festival, alle celebrazioni belliniane, alla Coppa degli assi e ai Treni storici, tutti eventi che, all’interno dei rispettivi calendari, hanno previsto specifici momenti proprio nei periodi di bassa stagionalità. A conferma del fatto che la direzione intrapresa è quella giusta, abbiamo i dati: nel corso del 2023, i flussi turistici nella nostra regione non si sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi come in passato, ma si sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si sono caratterizzati per incrementi percentuali ragguardevoli, specie nei mesi di bassa stagione, in modo macroscopico da gennaio a marzo e, soprattutto, per la componente straniera. Un esempio su tutti: le presenze straniere registrate a gennaio 2023 sono quasi raddoppiate rispetto all’omologo mese del 2022. Questa è una tendenza che rileviamo con sempre maggiore evidenza negli ultimi anni. Un approccio ormai abbastanza consolidato che certamente rafforzerà l’obiettivo di incrementare sempre più il turismo nella nostra regione in tutti i periodi dell’anno”.

La Sicilia e Catania tra le mete preferite nel periodo pasquale

Intanto, nell’imminenza della Pasqua, i dati di Federturismo-Confindustria vedono un incremento delle vacanze del 20% rispetto al 2023 come dichiara la presidente dell’associazione Marina Lalli.
A trainare la crescita, sottolinea il comunicato, oltre alle città d’arte sono soprattutto le destinazioni del Sud, che beneficiano di un clima più mite e di una varietà di offerte, dalle belle spiagge, ai siti archeologici, ai borghi storici, alle terme: in particolare, la Sicilia registra un +30% di prenotazioni. Le città d’arte, non solo Roma, Firenze, Venezia, ma anche Napoli, Catania e Torino saranno tra le mete preferite dai viaggiatori stranieri- innanzitutto statunitensi, francesi e tedeschi – con un’occupabilità delle strutture al momento superiore al 78%. Da segnalare anche i dati di Assoturismo Confesercenti-Cst che prevedono più di sette milioni di presenze (+1,2% sul 2023) con un forte aumento degli stranieri (+3,2%). Relativamente alle aree del Paese, è previsto il +1,8% di presenze nelle regioni del Nord-Ovest (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri). La stima per le aree del Sud-Isole si ferma invece al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri). Per il Nord-Est la stima è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri).

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