Il caso dell’università fantomatica siculo-bosniaca del prof. Salvatore Messina, evidenzia un dato che sfugge all’Istat. La povertà culturale del mondo accademico siciliano e quella di tutti noi che sembriamo avere l’anello al naso. Decine di studenti che pagano un ateneo online di Goradze, incolpevole città della Bosnia Erzegovina, che sforna diplomi di laurea in professioni sanitarie che non hanno titolo valido in Italia è esemplare.
Studenti e famiglie che si fanno fregare tanti soldi per titoli fraudolenti ai sensi della legislazione italiana, non si sa se spendibili nemmeno in Bosnia, sempre che i Siculi si vogliano trasferire oltre adriatico. Università siciliane che ricevono e collaborano con il mago siculo-bosniaco come fosse Otelma, ordini professionali che mettono a disposizione le loro competenze per insegnare, in titoli che non valgono per l’iscrizione professionale, ma si sa, pecunia non olet. Ma che messaggio diamo ai ragazzi che devono studiare? Trovate la scorciatoia, l’escamotage? Poi ci si lamenta che scappano all’estero, quello vero, autentico, per studiare?
Ma una volta un fantomatico professore Messina, come il finto avvocato Messina di Saro Fiorello, che chiedeva di default la clemenza della corte, quaranta o venti anni fa poteva circolare nel mondo universitario, per quanto ai margini? Sa tutto di terzo, scusate, quarto mondo.
Così è se vi pare .
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