Economia

La Sicilia regione gastronomica 2025 e il governo dell’Isola stanzia quasi 200.000 euro per quattro esperti

Ci sarà posto tanto per gli arancini che per le arancine, ma anche per la caponata e la parmigiana, i cannoli e le cassate. E poi i vini, le farine di grani autoctoni, il prosciutto dei Nebrodi, il cioccolato di Modica, le prelibatezze del mare. Nell’anno in cui potrà fregiarsi del titolo di regione europea della gastronomia, la Sicilia difficilmente potrà farsi trovare impreparata davanti a quanti ne approfitteranno per visitare l’isola e portarsi a casa il ricordo dei sapori della tradizione regionale e, probabilmente, qualche chilo in più.

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Il riconoscimento, concesso alla fine dello scorso anno dall’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat), coprirà l’intero 2025 e sarà condiviso con la Catalogna. Per l’intera isola sarà un’opportunità in più per rilanciarsi sulla scena internazionale, dove in questa estate che scorre verso i titoli di coda è finita perlopiù per problemi come la siccità, secondo il presidente Schifani eccessivamente enfatizzati all’estero, con tanto di ricadute sui flussi turistici.

Dal canto suo, il governo regionale ha deciso di puntare forte sul brand Sicilia – Regione europea della gastronomia e per farlo ha indetto una selezione di esperti che andranno a comporre il comitato direttivo delle iniziative che si svolgeranno nell’arco del prossimo anno.

Quasi duecentomila euro

L’avviso riguarda l’individuazione di una figura esperta nell’organizzazione di eventi e di tre esperti specializzati in educazione e comunicazione alimentare, produzioni agricole e, infine, promozione e comunicazione del turismo enogastronomico. Sarà fondamentale dimostrare le esperienze avute nei vari campi e avere competenze utili alla valorizzazione del patrimonio della Sicilia in fatto di cibo anche sui mercati esteri. Per quanto riguarda la conoscenza delle lingue straniere, basterà dimostrare il possesso di una competenza in inglese di livello B1.

Per retribuire le prestazioni professionali la Regione ha previsto 196mila euro, 70 dei quali da destinare all’event manager, che vestirà anche i panni di presidente del comitato direttivo, mentre a ognuno degli altri tre esperti andranno 42mila euro. “Gli incarichi avranno decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto di lavoro autonomo e termine al 31 dicembre 2025”, si legge nell’avviso, in cui è anche specificato che non saranno previste proroghe.

Per inviare le domande ci sarà tempo fino al 28 settembre. Sarà poi una commissione composta da personale interno all’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca a stilare una lista dalla quale verranno scelti i quattro a cui affidare gli incarichi. La decisione finale spetterà all’assessore Salvatore Barbagallo, che da qualche settimana si è insediato nella giunta Schifani dopo il passo indietro di Luca Sammartino, l’assessore che ha rappresentato la Regione in occasione del riconoscimento dell’Igcat e che poi è stato costretto alle dimissioni per il coinvolgimento nell’inchiesta sul voto di scambio e la corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo.

“Tali elenchi – si legge nell’avviso in merito alla lista degli esperti – verranno sottoposti all’assessore che, eventualmente anche avvalendosi di colloqui individuali, determinerà a proprio insindacabile giudizio i soggetti cui conferire gli incarichi”.

Le motivazioni dell’Igcat

Sul sito dell’associazione che ha sede in Spagna vengono ripercorse le tappe che hanno portato, a dicembre 2023, a ufficializzare la designazione della Sicilia come una delle due regioni europee della gastronomia per il 2025. “La nomination della Sicilia, nata durante lo scorso Vinitaly sotto la spinta del dipartimento dell’Agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, è stata gestita e promossa dal Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana), in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini della Doc Sicilia (Denominazione di origine controllata), il Consorzio del cioccolato di Modica e con una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio”, si legge. Spazio anche alla motivazione: “La giuria ha incontrato oltre settanta importanti stakeholder e organizzazioni della regione e ha concordato che il cibo eccezionale, la varietà e la qualità dei prodotti locali, lo stile di vita dal produttore al consumatore, la cultura, l’arte, l’artigianato e l’ospitalità hanno reso eccezionale la candidatura della Sicilia”.

Il governo Schifani per finanziare l’organizzazione delle attività che si svolgeranno ha stanziato un milione di euro per l’esercizio finanziario 2024 e due milioni per il 2025.