La Sicilia tornerà presto in zona gialla. La curva epidemica punta verso il basso e l’isola sembra aver superato il momento critico, soprattutto perché il tasso di occupazione delle terapie intensive è tornato sotto il 20%. Restano invece alti i numeri per quanto riguarda la pressione sull’area medica: la Sicilia infatti è al terzo posto in Italia con il 38,3%. Il ritorno in giallo comunque non avverrà subito ma dal 14 febbraio: bisogna infatti completare almeno due settimane in arancione prima del cambio fascia.
Nel bollettino di ieri la Sicilia ha registrato 6.452 nuovi casi su 39.282 tamponi, con un tasso di positività in calo al 16%. I ricoverati in area medica sono 1.467 (38% di posti letto occupati, come precedentemente detto) mentre in terapia intensiva si trovano 140 pazienti. Quest’ultimo dato è quello che riconsegna la Sicilia alla zona gialla, visto che la percentuale di occupazione è scesa al 16,3%. In aumento invece gli attuali positivi, al momento 258.176. Segnali confortanti anche per quanto i riguarda i decessi, con il trend in discesa.
“Siamo finalmente in una fase che appare essere diversa da quella dei mesi precedenti. Dobbiamo ancora tenere i piedi per terra e avere massima prudenza ma per la prima volta da molte settimane guardiamo con fiducia a numeri che stanno finalmente migliorando nella lotta al Covid”, ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Certo – ha sottolineato – i casi sono ancora altissimi e dobbiamo mantenere un livello di attenzione alto, ma è anche vero che grazie a vaccini e comportamenti corretti siamo in condizioni di registrare un abbassamento del numero dei contagi e soprattutto una stabilizzazione e in alcuni casi una riduzione delle ospedalizzazioni. Speriamo che i numeri continuino a scendere nei prossimi giorni, questo è importante perché – ha concluso – ci potrà consentire di aprire una fase nuova”.