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Sicilia zona rossa per l’Ecdc e viaggi Europa, ecco perchè

Anche la Sicilia è in zona rossa per quanto riguarda l’Europa. Anzi, in zona rossa scuro. Come tutta l’Italia, in rossa scuro, il colore che segna il massimo rischio epidemiologico per il Covid, nella mappa pubblicata dall’Ecdc, appena aggiornata dall’agenzia Ue con sede a Stoccolma.

Tutta l’Europa occidentale e meridionale è in rosso scuro, insieme alla Scandinavia, ai tre Stati Baltici e a gran parte dell’Europa Centro-Orientale.

In rosso, la fascia che segnala un rischio un poco meno grave, restano solo la Romania, parte dell’Ungheria e gran parte della Polonia.

Nessuna regione è gialla o verde, i colori che segnalano un rischio minore. La mappa è tuttora basata solo sul numero di casi positivi, che con la variante Omicron stanno salendo ovunque, registrati in 14 giorni ogni 100mila abitanti, e sulla percentuale dei test positivi sul totale dei test fatti.

La situazione in Italia

Crescono in tutte le età i casi covid in Italia. “La fascia 20-29 anni è quella che ha il maggior numero di casi in aumento, seguita poi da 10-19 e 30-39. Tutte le altre sono a seguire. Se guardiamo poi le fasce d’età più giovani, vediamo che la curva è in crescita un po’ in tutte”. A spiegarlo oggi è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid.  

Le proiezioni a 30 giorni sui ricoveri “mostrano una probabilità di occupazione dei posti letto di area medica significativamente presente in tutte le regioni”. Che sarà “un po’ più contenuta per quanto riguarda la terapia intensiva”.  

I numeri

“Nelle ultime settimane la crescita dell’incidenza” di covid-19 in Italia “è stata molto, molto significativa. E nell’ultima settimana ha raggiunto i 1.988 casi in 7 giorni per 100mila abitanti. L’indice di trasmissibilità Rt vediamo come sia differenziato rispetto ai casi sintomatici e ai casi ospedalizzati, ma comunque sempre sopra soglia”, sopra quota 1 quindi. 

I ricoveri covid negli under 19 sono “limitati” nei numeri, “ma in crescita”. “Vediamo la conferma del dato che le ospedalizzazioni nelle età più giovani sono limitate, ma sono in crescita – ha illustrato – anche se nella zona grigia” del grafico, che riguarda l’ultima settimana e ha dati ancora instabili, “sembrano contrarsi o ridursi”.