Politica

Sicurezza pubblica: il Ministro Piantedosi atteso in Prefettura a Palermo

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, domani alle ore 14.30, presenzierà, alla prefettura di Palermo, al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Massimo Mariani.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

La cerimonia

A seguire, il titolare del Viminale Piantedosi parteciperà, al palazzo del governo, alla cerimonia nel corso della quale verrà consegnato alla procura della Repubblica di Palermo un immobile confiscato alla criminalità. Inoltre, visiterà a Partinico, il mattatoio intercomunale, in contrada Sant’Anna, i cui lavori di ristrutturazione sono stati realizzati da aziende confiscate alla criminalità. Gli eventi si svolgeranno alla presenza della stampa.

Sicurezza pubblica: i casi a Palermo

In termini di sicurezza pubblica, Palermo è certamente uno dei luoghi siciliani in cui sono avvenuti crimini che hanno minato l’incolumità dei cittadini.

Basti pensare all’omicidio di Francesco Bacchi, il 20enne ucciso fuori da una discoteca di Balestrate (PA) mentre faceva da paciere in una rissa. E ancora prima ancora quello di Rosolino Celesia, avvenuto anch’esso davanti ad una discoteca di via Pasquale Calvi a Palermo. L’ex calciatore, nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 dicembre è stato vittima di una sparatoria ad opera di un 17enne reo confesso, oggi in carcere.

Diversi, in termini di mancata sicurezza pubblica, gli episodi di violenza e criminalità registrati nei luoghi della movida. Un esempio potrebbe essere la sparatoria in via Isidoro la Lumia del 10 dicembre scorso, che ha avuto una fortissima eco mediatica visto che i colpi di pistola vengono sparati in pieno centro cittadino. Questi i motivi per cui spesso, quando parliamo di scarsa sicurezza pubblica, vi facciamo riferimento con il termine “malamovida”.

Alcuni locali della movida, inoltre, hanno visto l’imposizione di diverse sanzioni: come la chiusura dell’ex Arena Sirenetta Mondello. L’area da ballo, infatti, era coperta da una tensostruttura in metallo e pvc. La pavimentazione era rivestita da una pedana in legno e tessuto, tipo moquette e le quattro uscite di sicurezza risultavano ostruite da materiali di ingombro.