Siracusa

Violenza sulle donne, nasce “Chiedi di Lucia” a Siracusa

SIRACUSA – Un progetto per contrastare la violenza sulle donne in tutta la provincia aretusea. Si tratta di “Chiedi di Lucia”, il protocollo d’intesa che è stato siglato presso la Prefettura di Siracusa il giorno di San Valentino e che ha visto l’adesione, oltre che della Prefettura, anche della Procura della Repubblica, del Comune aretuseo, della Questura, del Comando provinciale dei carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Azienda sanitaria provinciale e delle associazioni di categoria, tra cui figurano Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna.

“Chiedi di Lucia”, che si ispira ad un’analoga iniziativa da tempo in atto in Inghilterra, non è altro che una frase in codice, che le potenziali vittime di violenza dovranno pronunciare per chiedere aiuto, nei bar, negozi, supermercati, taxi e in tutti quei luoghi in cui la donna può trovarsi fuori dal controllo del suo persecutore.

Alla firma del protocollo ha preso parte anche la dirigente scolastica del Liceo artistico Gagini, Giovanna Strano, poiché il logo dell’iniziativa è stato realizzato dagli studenti dell’istituto. Detto logo, che riprende i colori dell’iniziativa inglese per renderlo riconoscibile anche ai turisti, sarà esposto in tutti gli esercizi che aderiranno al progetto. Chi prenderà parte all’iniziativa parteciperà a dei corsi di formazione specifici, progettati per spiegare loro come reagire con efficacia ogni volta che si presenterà qualcuno che pronuncia la frase “Chiedi di Lucia”.

La decisione di siglare il protocollo avviene in un momento in cui la violenza di genere e i maltrattamenti familiari rappresentano ben il 60% delle segnalazioni e denunce nella provincia di Siracusa. “La provincia ha dei dati davvero allarmanti tra quelli più alti”, ha detto il procuratore della Repubblica, Sabrina Gambino. “Abbiamo una percentuale di tutte le notizie di reato del 60%. Abbiamo investito nella formazione delle forze dell’ordine e facciamo degli incontri continui dando e condividendo delle linee guida, delle modalità d’approccio e su questo debbo dare atto dell’impegno profuso. Sono molto migliorati i risultati e anche le modalità con cui vengono prese le denunce e le modalità con cui sono rassicurate le persone offese che è la cosa fondamentale”.

“Lo spirito dell’iniziativa è quello di sollecitare l’emersione del fenomeno. Con la parola chiave ‘C’è Lucia’ capiremo che c’è un problema e si metterà in moto il sistema sicurezza”, ha dichiarato il Prefetto, Raffaella Moscarello. “Vogliamo delle antenne sociali che siano diffuse su tutto il territorio e che, possibilmente e relativamente alla disponibilità offerta dagli operatori economici, coprano tutto il settore delle attività che vengono svolte”.

“Vi sono degli ambiti nei quali la denuncia della donna è più difficile da mettere in campo perché viene immediatamente colta come un momento di segnalazione del problema ed invece vi sono altri ambiti nei quali la donna si muove con più libertà e li può segnalare”.