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Sisma in Marocco, dopo scossa altri 10 eventi: il più forte magnitudo 4.8

Il Marocco “è interessato da un’intensa sismicità attestata da molti secoli. Gli eventi più rilevanti si concentrano lungo la costa del Mediterraneo e lungo i monti dell’Atlante. Da ricordare il terremoto dell’11 maggio 1624 che ha interessato la zona di Fes con una magnitudo stimata pari a 6.7; il 29 febbraio 1960 un terremoto di magnitudo 5.7 ha invece colpito, distruggendola e provocando 15.000 vittime, la città di Agadir che è stata completamente ricostruita”. E’ quanto sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che traccia un quadro sintetico (con il supporto di mappe) in relazione al terremoto di magnitudo 6,8 lungo la catena dell’Atlante in Marocco verificatosi ieri alle 23,11 locali. A seguire, il Centro Sismologico Euro-mediterraneo ha localizzato altri 10 eventi, il più forte ha avuto magnitudo 4.8.

L’analisi Ingv

I monti dell’Atlante sono una ampia zona di deformazione caratterizzata da raccorciamento crostale con direzione circa Nord-Sud. L’Ingv mostra in una mappa, sull’area epicentrale, una sorgente sismogenetica che corre lungo la catena, con una geometria che da Sud si approfondisce verso Nord: “il meccanismo focale del terremoto odierno proposto da Usgs è compatibile con questa struttura e ha un meccanismo compressivo”.

La scossa è stata fortemente avvertita in tutto il Marocco

Nell’area la pericolosità sismica, come dimostra un’altra mappa, non è molto elevata rispetto ad un periodo di ritorno di 475 anni. “Gli eventi come quello che si è verificato oggi, vale a dire con una magnitudo rilevante, non sono molto frequenti”, evidenzia l’Ingv ricordando infine che la scossa è stata fortemente avvertita in tutto il Marocco.