Catania

Sparatoria di Nesima, identificati tutti i coinvolti ma è ancora mistero sul movente

Continuano le indagini sulla sparatoria di Nesima: pare che tutti i coinvolti siano stati identificati e che siano stati eseguiti tutti i fermi dopo che altre due persone si sono presentate negli uffici della Squadra Mobile di Catania. Sono, però, ancora tanti i dettagli da chiarire, in primis il movente di quanto accaduto.

Le altre due persone coinvolte sarebbero Pasqualino Ranno e Antonino Castelli. La loro posizione rimane al vaglio degli inquirenti. Si ricorda che per tutti gli indagati sussiste il principio d’innocenza fino a sentenza definitiva, come previsto dalla Costituzione.

Sparatoria di Nesima, nuovi fermi

Sono in totale tre i fermi per la sparatoria avvenuta in via Santo Cantone 10, in un edificio di case popolari di Nesima. Oltre ai due suddetti, negli scorsi giorni era stato fermato anche Giovanni Di Benedetto, attualmente accusato di omicidio e tentato omicidio.

Sarebbero quindi 5 in totale le persone coinvolte nella sparatoria: i tre indagati, il ferito Carmelo Leonardi e la vittima, un albanese di 27 anni di nome Kastriot Ismailaj, deceduto pochi giorni dopo il fatto di sangue. Lo scorso venerdì gli agenti, giunti sul luogo della sparatoria, avrebbero trovato la vittima con un proiettile alla testa e l’altro ferito, Leonardi, con una vistosa ferita al collo dopo il tentativo di fuga da un balcone dell’edificio.

Mistero sul movente

Gli inquirenti continuano le indagini sulla sparatoria. Al momento non si conosce il movente esatto di quanto accaduto, ma sembra che il fatto sia “riconducibile a contesti illeciti“. Le autorità, tuttavia, mantengono il più stretto riserbo sulle indagini.

Immagine di repertorio