Catania

Startup, occhi puntati su Catania

CATANIA – Si è svolto martedì scorso il terzo appuntamento di “Make in South”, un festival che ogni cambio di stagione propone e unisce idee, aziende e startup e che in questa occasione ha avuto luogo nell’ambito del “Pitch, Match, Deal”, un format che associa imprese, startup e Pmi con potenziali advisor e investitori. Ancora una volta, l’evento è stato promosso da Isola Catania, una community nata proprio con lo scopo di generare nuove opportunità per i giovani siciliani e che ha ospitato l’incontro nei suoi locali, siti all’interno dello storico Palazzo Biscari. L’incontro di martedì si è presentato in versione un po’ speciale.

“Di solito – racconta Antonio Perdichizzi, fondatore e presidente di Isola Catania – la protagonista del nostro format ‘Pitch, Match, Deal’ è una startup che si racconta proprio per creare condivisione, best practice e ispirare altri imprenditori ad avviare la loro attività, invece questa volta partecipano fondi di investimento che cercano innovazione qui al Sud. Tocca a noi poi essere bravi a catalizzarli e creare con loro degli accordi, i ‘match’, proprio come si chiama il nostro format. A dicembre lanceremo una coalizione sul tema dell’imprenditorialità, innovazione e startup a cui parteciperanno i Fondi, grandi aziende ma soprattutto gli attori locali, per stare insieme e provare a ricostruire un ecosistema per l’innovazione che oggi oggettivamente manca”.

A dare il via all’evento è Armando Palma, presidente di Arcadia Holding, una holding di investimento che ha fatto nascere Isola e che investe su startup di impatto: “Il Pitch Match Deal è alla sua terza edizione, è un progetto quindi già abbastanza collaudato che oggi però coinvolge anche degli investitori, nell’ambito dell’obiettivo più generale del nostro format, che è quello di portare cultura finanziaria e imprenditoriale in un territorio come il nostro che è da questo punto di vista un po’ più debole rispetto al resto d’Italia”.

I rappresentanti dei fondi protagonisti di questa edizione sono intervenuti per spiegare come funziona l’attività di investimento che svolgono e quali sono i rispettivi target. “Moonstone – racconta Jacopo Mele, ceo dell’azienda – è una venture capital che si pone l’obiettivo di co-investire in startup per dare loro la spinta iniziale così da presentarsi con maggiore forza e solidità al tavolo di altri potenziali investitori”. Nata lo scorso gennaio, Moonstone ha già fatto 27 investimenti e mira ad un totale di 60 startup da finanziare entro i prossimi due anni. “Siamo una squadra di open advisor – afferma Fulvio Andriolo, ceo di Open Venture – che partecipa con un capitale nelle imprese per farle crescere e trovare un mercato in Italia. Agiamo soprattutto su aziende con imprenditori non più giovanissimi e che hanno già un prodotto sul mercato ben avviato ma con ancora margini di crescita”.

Non sono mancati i riferimenti alle carenze del Sud Italia in questo settore, e alla conseguente necessità di provare a migliorarlo. Alejandro Ibarra di Opes Italia ha infatti raccontato del suo fondo di investimento a metà strada tra filantropia e venture capital. “Investiamo – aggiunge Ibarra – solo su aziende già di successo ma che abbiano un impatto sociale, soprattutto quelle che vogliano superare il gap tra Nord e Sud Italia”. Sulla stessa linea Ersilia Rendola, Partner del CDP Venture Capital, Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, uno dei 13 fondi di CDP Venture Capital SGR.

Tante le giovani startup meridionali che hanno partecipato all’evento, provenienti soprattutto da Sicilia, Campania e Puglia, con lo scopo di incontrare gli investitori presenti e poter confrontarsi con loro. Insomma, le opportunità di sviluppo imprenditoriale non mancano, e il festival di Isola crea una buona occasione per coglierle.