Sanità

Stati generali delle parafarmacie, le proposte

ROMA – Le parafarmacie puntano alla creazione di ‘farmacie non convenzionate’ ovvero alla nascita di un sistema ‘a doppio binario’ di distribuzione del farmaco, dove accanto alle tradizionali farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, nascerebbero quelle non convenzionate, in cui verrebbero dispensati tutti i farmaci, anche quelli con ricetta pagati direttamente dal cittadino. è la proposta ‘forte’ emersa dagli Stati generali delle parafarmacie che si sono tenuti ieri a Roma.

La farmacia non convenzionata – spiegano gli organizzatori – germoglierebbe dalla trasformazione delle attuali parafarmacie, ma con alcuni paletti sia nella proprietà (51% in capo a farmacisti) che nella distribuzione territoriale, in particolare con il divieto di apertura per le nuove farmacie non convenzionate nei piccoli comuni sede di farmacie sussidiate e distanza di 200 metri nelle altre sedi”.
Tutti i servizi, inoltre, – autoanalisi, prenotazioni di visite e diagnostica, elettrocardiogramma a distanza, previsti nella legge 153/2009 per le farmacie – dovrebbero essere estesi anche alla farmacia non convenzionata.

Dagli Stati generali – organizzati dalla Federazione nazionale parafarmacie italiane (Fnpi); Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf), Confederazione unitaria libere parafarmacie italiane (Culpi) -sono emerse anche molte altre proposte come l’adozione da parte delle parafarmacie di alcune linee guida per il consiglio al paziente e misure per combattere l’abusivismo professionale e la consegna di farmaci anche senza la necessaria ricetta.