Musica

Stefano “Cisco” Bellotti, il nuovo album “Canzoni dalla Soffitta”

Cisco, ex frontman dei “Modena City Ramblers”, è uscito con un nuovo singolo dal titolo “Baci e abbracci”, un brano che vede la partecipazione di Simone Cristicchi.

In questi lunghi mesi della pandemia Cisco ha passato molto del suo tempo nella sua “soffitta”, la sua isola. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e gli abbiamo chiesto di parlarci della sua musica, delle sue radici e del nuovo brano che anticipa il suo nuovo album d’inediti.

Che cosa rappresenta per te la musica?

Oltre che diretta è anche una domanda di non semplice risposta. Potrei dirti, senza voler essere retorico, che la musica è la vita. Sono sempre stato un appassionato di musica. In fondo non l’ho mai studiata anzi ho sempre, per così dire, rifiutato di studiare musica per poterla affrontare in maniera più incontaminato dai concetti classici di modi e di generi. È però la mia vita, una vita che per l’80% è musica, sia quella che faccio sia quella che ascolto grazie ai miei vinili. Da ragazzo, il mio sogno più grande era quello di diventare il titolare di un negozio di dischi. Ci ho anche lavorato, per un periodo della mia vita. Poi ho deciso di cominciare a farla, la musica.

Musica ma società e memoria. Quando nasce questa tua necessità?

È la mia stessa passione per la musica che mi ha portato a questo. Anche quando ero solamente un fruitore ho sempre privilegiato canzoni che fossero portatrici di messaggi. Ricordi “Master of Puppets” dei Metallica? È un disco che ho amato e in quella copertina, in quelle croci allineate, leggevo un forte messaggio anti-militarista. La stessa cosa mi è successa dopo aver ascoltato “Sunday Bloody Sunday” degli U2, la mia curiosità mi ha portato, grazie a questo messaggio, ad approfondire una storia che non conoscevo. Spesso mi sono ritrovato a dare significati che forse non erano nell’intenzione degli autori, ma sono fatto così. Poi ho scoperto il folk irlandese e mi si è aperto un mondo. Si trattava di canzoni che parlavano della perenne lotta nei confronti dell’invasore britannico. Oppure prendi ad esempio Bob Dylan. Non puoi dire “come canta bene” ma le ascolti e dici “ma che canzoni scrive questo qua!!!”. Da quando ho iniziato a fare musica, prima con i “Modena City Ramblers” e poi da solista, il messaggio è sempre stato il motivo principe della mia scrittura. I miei testi dovevano raccontare storie, la società e il contesto che mi circondava. Fondamentali, per me, sono stati i racconti della resistenza. I miei nonni, quando ero bambino, non mi raccontavano le classiche favole, mi raccontavano le storie della seconda guerra mondiale, quelle che riguardavano i partigiani e io le ascoltavo a bocca aperta. Ad esempio, “Bella ciao” è stata una canzone che mi ha sempre accompagnato, sin da bambino. In casa mia era cantata spesso, la sentivo cantare durante le feste, i matrimoni ma anche durante i funerali. Quando è iniziata la mia avventura con i “Modena City Ramblers” è stata proprio “Bella Ciao” la prima canzone che ho cantato.

Il tuo primo album da solista, “La lunga notte”, è del 2006. Riascoltarlo oggi provoca un’inevitabile similitudine con quello che stiamo vivendo.

In quell’album raccontavo le storie dei diseredati che lottano per uscire dall’oscurità, persone che venivano lasciate sole nel loro duro cammino. Solo due anni dopo, nel 2008, è iniziata la “lunga notte” della grande crisi economica e in coda questa “lunga notte” legata alla pandemia che stiamo vivendo, in cui ancora una volta ci troviamo a combattere per uscire dalla sua oscurità e molti di noi vengono lasciati soli.

Anche il tuo nuovo singolo “Baci e abbracci” è legato a ciò che stiamo vivendo e l’hai realizzato in collaborazione con Simone Cristicchi.

Ci siamo incontrati diverse volte, in giro per l’Italia, io e Simone. L’ho sempre considerato un grande artista, uno di quegli artisti con cui mi sarebbe piaciuto fare qualcosa assieme. “Baci e abbracci” è l’inno che canteremo quando tutto ciò sarà finito e ho chiesto a Simone di partecipare a questa canzone perché percepivo che poteva essere nelle sue corde. Gli ho mandato il provino e pochi minuti dopo, proprio il tempo necessario all’ascolto, mi ha detto che l’avrebbe cantata con me volentieri. A causa della pandemia abbiamo dovuto lavorare a distanza, senza mai incontrarci ma sappiamo che tornerà il tempo in cui potremo salire sui palchi davanti al pubblico e mi auguro che ci sarà l’occasione per eseguirla dal vivo assieme.

La “soffitta”, il luogo da cui mi stai parlando, è stata la tua compagna durante la pandemia, il tuo rifugio e “Canzoni dalla soffitta” sarà il titolo del nuovo album che hai annunciato di recente.

“Baci e abbracci” è in effetti il primo singolo di questo nuovo lavoro cui stiamo lavorando. La “soffitta”, per me, è stata un’isola necessaria alla salvezza, come quella che cerca il naufrago. All’interno di quest’isola ci sono i miei dischi, i miei strumenti musicali, le scarpe da calcio del Bologna, altra mia grande passione. Ritrovarmi chiuso in questo spazio mi ha dato la necessità, al contempo, di raggiungere il mio pubblico che era chiuso a sua volta a casa propria e l’ho fatto attraverso innumerevoli dirette sui social. In questo luogo sono nate le nuove canzoni di questo album che sarà la storia di questo anno vissuto rinchiusi, canzoni che parleranno della pandemia ma anche della solitudine, delle necessità di fare per forza le cose da soli e diverse di queste canzoni saranno realizzate chitarra e voce, nello stile dylaniano, per così dire. “Baci e abbracci”, che sarà nell’album, sarà la canzone che chiuderà questa “lunga notte”.

Nei prossimi mesi usciranno altre canzoni che porteranno, negli ultimi mesi dell’anno, all’uscita dell’album vero o proprio, sia in CD sia in vinile.

Il vinile che uscirà sarà un disco doppio: uno dei due vinili conterrà i brani inediti, dovrebbero essere una dozzina, mentre l’altro conterrà i brani live eseguiti dalla “soffitta”. A questo proposito è stata attivata una campagna di crowdfunding che durerà fino ai primi di luglio per la realizzazione del progetto.

Il prossimo singolo, quindi?

Per ora posso solo dirti che dovrebbe uscire nel mese di maggio, si tratterà di una storia con una genesi particolare che parlerà di un viaggio ma non voglio (ride, nds) spoilerare nulla.

Nell’attesa del nuovo album di Cisco, cominciamo dalla fine e ascoltiamo “Baci e abbracci”, sperando di sentirlo cantare da Cisco e Simone su uno di quei palchi che ancora oggi ci vengono negati

Roberto Greco