CATANIA – Un investimento da 730 milioni di euro in cinque anni, cui contribuirà anche il Pnrr, che porterà nella zona industriale di Catania circa 700 nuovi posti di lavoro diretti. Sono numeri da capogiro quelli diffusi ieri dalla StMicroelectronics, il colosso dei semiconduttori che punta ancora forte sulla Città dell’Elefante. Verrà, infatti, costruito un impianto integrato per la produzione di substrati in carburo di silicio (Sic) per supportare la crescente domanda che arriva dai settori industriali, in particolare quello dell’automotive, che puntano sempre di più sull’elettrificazione.
L’impianto di produzione di substrati in SiC, costruito nel sito ST di Catania accanto allo stabilimento esistente che produce dispositivi in SiC, sarà il primo nel suo genere in Europa per la produzione in volumi di substrati epitassiali in SiC da 150 mm, e integrerà tutti i passaggi del flusso produttivo. Si prevede che la produzione inizi nel 2023 e bilanci l’approvvigionamento di substrati in SiC tra materiali prodotti internamente e acquistati da fornitori esterni.
“ST sta trasformando le sue attività produttive globali, con una capacità addizionale nella produzione a 300 mm e una forte focalizzazione sui semiconduttori a larga banda interdetta, a sostegno della sua ambizione di raggiungere i 20 e oltre miliardi di dollari di ricavi. Stiamo ampliando le nostre attività operative a Catania, il centro delle nostre competenze nei semiconduttori di potenza e dove abbiamo già integrato attività di ricerca, sviluppo e produzione per il SiC in stretta collaborazione con istituti di ricerca italiani, università e fornitori,” ha dichiarato Jean-Marc Chery, president & Chief executive officer di STMicroelectronics.
“Questo nuovo impianto – ha proseguito – sarà fondamentale per la nostra integrazione verticale nel SiC, ampliando la nostra fornitura di substrati in SiC in una fase in cui aumenteremo ulteriormente i volumi per sostenere la transizione da parte dei nostri clienti dei settori automotive e industriale verso l’elettrificazione e maggiore efficienza”.
Una notizia che rilancia le ambizioni della Zona industriale catanese e che si somma all’altro grande progetto, quello di Enel green power, che sta realizzando la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici di ultima generazione. “L’ok della Commissione europea al sostegno economico per il potenziamento dello stabilimento Stm di Catania smentisce una certa vulgata che vuole la Sicilia una sorta di cenerentola rispetto ai grandi investimenti industriali”, ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano.
“L’investimento di 730 milioni di Stm – ha aggiunto Turano – unito alla sovvenzione europea avrà un carattere strategico imponente perché rafforzerà la filiera europea dei semiconduttori, e aiuterà l’Italia e l’intero continente a realizzare la transizione verde e digitale, senza contare il notevole impatto occupazionale che avrà sul territorio. Nel mese di agosto abbiamo poi inoltrato al commissario della Zes Sicilia orientale la documentazione necessaria per una riperimetrazione di circa 17 ettari per permettere al nuovo insediamento di ricadere all’interno della zona economica speciale, si tratta di un impegno che il governo Musumeci aveva preso con Stm e che sono certo che andrà a buon fine”.
Un successo che è stata accolto con grande soddisfazione da parte dell’ex primo cittadino, oggi senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese. “Un intervento per il quale il Comune di Catania – ha spiegato Pogliese in un post su facebook – ha fornito ogni supporto burocratico e amministrativo vendendo nell’agosto 2019 un terreno di sua proprietà in tempi record e accelerando le procedure autorizzative, con l’obiettivo virtuoso di vincere la concorrenza di città come Milano, Parigi e Singapore, in lizza per ospitare i nuovi insediamenti dell’azienda. Un intervento al quale ha lavorato anche il Mef e il Mise, sempre nella direzione auspicata dell’indipendenza italiana ed europea nel settore della microelettronica. Sono felice, da ex sindaco e oggi da senatore, della grande opportunità per Catania, con 700 nuovi posti di lavoro e il consolidamento della nostra Zona Industriale come ‘Etna Valley’ nella quale pensare e realizzare impresa”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Enzo Bianco, altro ex primo cittadino e presidente della Commissione Civex del Comitato delle Regioni. “Dopo anni di distrasti senza fine, ora qualcosa comincia a cambiare – ha affermato Bianco -. Grazie al management di StM il nostro sogno dell’Etna Valley continua a dare la speranza di un futuro ai nostri ragazzi”.
A.L.