Stop al pagamento dei bonus da 200 e 150 euro per i professionisti. Lo dice il ministero del Lavoro, in una lettera firmata dal direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative Angelo Marano e indirizzata alle Casse private, in cui “raccomanda di non procedere alla liquidazione” dei bonus da 200 e 150 euro previsti dal Dl Aiuti.
Nei giorni scorsi, il Quotidiano di Sicilia, ha raccontato dei ritardi sui pagamenti previsti per il mese di ottobre. Adesso il rischio è di non riceverlo ormai, nonostante i migliaia i bonifici già effettuati nei confronti dei richiedenti che si sono attivati dallo scorso 26 ottobre nelle casse private.
La lettera, il cui contenuto è stato riportato da TGCOM24, inviata a 17 enti previdenziali privati e privatizzati delle diverse categorie professionali, chiede di fatto di sospendere la liquidazione per effettuare un attento monitoraggio della spesa.
Nella comunicazione spedita dal dicastero del Lavoro si ricorda ciò che prevede l’articolo 5 del decreto ministeriale del 19 agosto che ha disciplinato la misura e cioè che si affida agli enti stessi “il compito di monitorare il limite di spesa, tramite comunicazioni con cadenza settimanale al ministero in merito ai risultati del monitoraggio delle istanze presentate e di quelle ammesse a pagamento, in modo tale che, ove si profili il verificarsi di scostamenti rispetto al limite di spesa, si possa rendere immediata comunicazione sulle risorse residue affinché non siano adottati altri provvedimenti concessori”.
Riguardo a ciò, prosegue la lettera, poiché la gestione delle risorse stanziate con il decreto Aiuti che ha introdotto il bonus da 200 euro indirizzato ai professionisti con redditi al di sotto dei 35mila euro nell’ultimo anno d’imposta (cui ne è seguito un altro, che ha stabilito l’indennità da 150 euro aggiuntiva, in caso di redditi inferiori ai 20.000 euro nel 2021, ndr) “è affidata alla direzione generale degli Ammortizzatori sociali di questo ministero, le comunicazioni relative al monitoraggio settimanale, ai fini del rimborso delle somme a valere sul Fondo per l’indennità “una tantum” per i lavoratori autonomi e i professionisti, devono essere indirizzate alla stessa Direzione”.
Il bonus 150 “fissato da un decreto non ancora convertito in legge”
Alla fine della lettera si precisa che, “nelle more della prossima comunicazione alle Casse, da parte della direzione degli Ammortizzatori sociali, delle istruzioni e dei relativi budget, si raccomanda di non procedere alla liquidazione delle indennità”, anche con riferimento al bonus da 150 euro, fissato da un decreto “peraltro non ancora convertito in legge”.