Bonus 200 euro, quando si paga a ottobre e a chi arriverà in ritardo - QdS

Bonus 200 euro, pagamenti Inps a ottobre ma a qualcuno arriverà in ritardo

lamantia

Bonus 200 euro, pagamenti Inps a ottobre ma a qualcuno arriverà in ritardo

Redazione  |
mercoledì 26 Ottobre 2022

Via agli accrediti, ma non tutti gli aventi diritto riceveranno subito l'indennità. Per la domanda c'è tempo fino a novembre, ma occhio alla procedura

Al via i pagamenti del bonus 200 euro che si potrà richiedere fino al prossimo 30 novembre. La procedura per l’indennità una tantum prevista dal decreto-legge 50/2022 è attiva online sul sito Inps. Il bonus sarà corrisposto già a partire da lunedì 17 ottobre, ma ad alcune categorie di lavoratori arriverà più tardi rispetto agli altri. Occorrerà inoltre affrettarsi a fare la domanda perchè i tempi di erogazione non sono immediati. Bisogna fare attenzione anche quando si fa la richiesta, dal momento che le verifiche dell’Inps possono rallentare la procedura.

Per i lavori dipendenti il bonus è un aumento in busta paga ad ottobre 2022. Riceveranno, infatti, l’indennità una tantum del valore di 200 euro, in aggiunta a quella di 150 euro che invece verrà erogata con la busta paga di novembre. Viene spiegato nella circolare n. 111 pubblicata dall’Inps il 7 ottobre 2022 che fornisce ulteriori istruzioni utili per l’erogazione del bonus 200 euro ai nuovi beneficiari individuati dal Decreto Aiuti bis.

Nella circolare in questione si fa riferimento in particolare all’estensione dell’indennità una tantum anche alla platea di lavoratori precedentemente esclusi in quanto non beneficiari dell’esonero contributivo. L’erogazione avverrà in via automatica nella retribuzione di ottobre. È però necessario che il lavoratore abbia dichiariato di non aver già beneficiato dello stesso bonus in passato.

Chi riceverà a ottobre il bonus 200 euro

Come ha precisato l’Inps, il bonus 200 euro sarà pagato a ottobre 2022 ai titolari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola, ai già beneficiari delle ex indennità Covid 2021 e ai lavoratori appartenenti alle categorie chiamate a presentare domanda. Fra questi colf e badanti (entro il 30 settembre) parasubordinati, intermittenti, stagionali, lavoratori dello spettacolo, autonomi occasionali, incaricati vendite a domicilio (entro il 31 ottobre).

Il Dl 115/2022 (c.d. decreto Aiuti bis) ha inoltre previsto l’estensione del bonus 200 euro a lavoratori non coperti dal precedente decreto. Fra questi cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal 1° luglio 2022, i quali dovrebbero ricevere il bonus a partire da ottobre.

I primi a riceverlo saranno i lavoratori autonomi. A partire da lunedì 17 ottobre toccherà agli ingegneri e agli architetti iscritti alla relativa cassa previdenziale. Quasi in contemporanea toccherà ai lavoratori agricoli, ai disoccupati con Naspi o Dis-Coll. Dal 21 ottobre toccherà invece ai collaboratori domestici. A seguire, e comunque entro il 31 ottobre, per tutti gli altri beneficiari.

Chi può fare domanda per il bonus 200 euro

Possono presentare la domanda le seguenti categorie di lavoratori:

  • iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
  • iscritti alla gestione speciale dei commercianti;
  • iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • pescatori autonomi;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Sono destinatari dell’indennità anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri.

Attenzione alle precisazioni dell’Inps

Nel caso in cui il lavoratore sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’INPS e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103), la domanda di accesso all’indennità una tantum dovrà essere presentata esclusivamente all’Istituto. Ove il lavoratore autonomo risulti, invece, iscritto esclusivamente presso altri enti di previdenza obbligatoria, potrà trasmettere la richiesta direttamente a questi ultimi.

Bonus 200 euro, come presentare la domanda

Per presentare la domanda è possibile utilizzare il servizio online Indennità una tantum 200 euro – Domanda, accessibile anche tramite il Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Una volta autenticati con le proprie credenziali, sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate.

In alternativa al servizio online, l’indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Bonus 200 euro: tempi più lunghi con la verifica

Non si esclude possano esserci ritardi nell’erogazione del bonus 200 euro. Il motivo? Al momento di compilare la domanda, tra i dati da specificare c’è anche quello relativo alle modalità di pagamento. Nel caso in cui il contribuente faccia richiesta di voler l’accredito sul conto corrente indicando l’Iban, sarà necessaria una verifica da parte dell’Inps.

Affinché la procedura vada a buon fine è dunque necessaria che avvenga anche il controllo delle “Informazioni per l’accredito del pagamento”. Questo iter è una prassi nel caso di carta ricaricabile e bonifico su conto corrente o su libretto postale. Al momento della domanda, dunque, finché sotto la voce “validità” comparirà la scritta “Verifica in corso”, la domanda dovrà essere lasciata in bozza e ripresa dopo, una volta avuto l’ok dell’Inps.

Fino a quando si può richiedere il bonus 200 euro

Secondo quanto ha sottolineato l’Inps, è possibile fare domanda fino al 30 novembre seguendo la procedura attiva sul sito dell’ente di previdenza. Possono presentare la domanda i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps in possesso dei requisiti indicati nella circolare 26 settembre 2022, n. 103.

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