A partire da ieri sera alle Eolie è nuovamente protesta dei numerosi pendolari che lavorano nelle isole minori, a causa dell’esaurimento del finanziamento previsto per pagare i biglietti di andata e ritorno nei mezzi marittimi a chi lavora sulle isole.
Non è la prima volta che accade e probabilmente non sarà neanche l’ultima, sino a quando la Regione provvederà a rendere il provvedimento definitivo o a studiare con le compagnie di navigazione un sistema di abbonamenti che sia favorevole soltanto a chi viene nelle isole per lavorare.
Il nuovo stop ai biglietti riguarda in particolare forze dell’ordine, insegnanti, medici, infermieri e tutte quelle categorie di lavoratori statali che non risiedono nelle isole e sarebbe necessario trovare una soluzione per garantire quella continuità territoriale che permetta a questi territori di avere gli stessi diritti dei cittadini sulla terraferma.
Bisogna evitare che una protesta finora verbale sfoci in una manifestazione o in uno sciopero che possa mettere a rischio soprattutto la salute dei cittadini che ogni giorno hanno bisogno dell’assistenza dei numerosi medici e infermieri che raggiungono le isole partendo da Milazzo.
In merito alla nuova protesta c’è da segnalare la nota del presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono che è anche componente di una associazione a tutela della salute pubblica nelle isole minori. Del Bono, in una nota inviata alla Regione e in particolare all’assessore ai Trasporti, Aricò stigmatizza per il nuovo esaurimento del fondo: “Federalberghi Isole di Sicilia – si legge nella nota – fa appello all’assessore Aricò e al presidente Schifani affinché intervengano con urgenza per rifinanziare tali fondi e garantire che i benefici siano adeguati alle reali esigenze del territorio a seguito di un confronto in presenza dei Sindaci e delle associazioni di categoria così da definire soluzioni concrete e condivise”.
“Con la legge regionale del 22 marzo 2023 – prosegue Del Bono – la Regione Siciliana, rispondendo alle insistenti richieste dei territori, aveva introdotto agevolazioni finanziarie per i lavoratori pubblici e privati, e garantito gratuità per i residenti delle isole più remote, per le annualità 2023, 2024 e 2025. Sebbene queste misure non rispondessero pienamente alle richieste avanzate da oltre 40 associazioni attive sul territorio, rappresentavano comunque un passo verso il sostegno alle comunità delle isole. Tuttavia, con la legge regionale del 31 gennaio 2024 n. 3, art. 100, i fondi inizialmente stanziati sono stati ridotti di 400.000 euro. Oggi, con crescente preoccupazione, si apprende che il plafond è stato completamente esaurito e che le agevolazioni sono state sospese”.
“Federalberghi Isole di Sicilia chiede quindi che la Regione, nella prossima legge finanziaria, integri i fondi necessari così da estendere anche il numero delle annualità e ampli l’accesso alle agevolazioni a tutte le categorie di pendolari, per evitare discriminazioni tra i diversi gruppi di utenti, come già richiesto in passato”.
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