Cronaca

Strage di Casteldaccia, la Procura ha nominato due consulenti: scenderanno nell’impianto

La procura di Termini Imerese ha nominato i consulenti che scenderanno nell’impianto di sollevamento sede della strage di Casteldaccia.

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Le vittime sono il socio della Quadrifoglio group srl di Partinico, Epifanio Alsazia, e gli operai Roberto Raneri, Ignazio Giordano, Giuseppe Miraglia, Giuseppe La Barbera.

Strage di Casteldaccia: i due consulenti

Sono stati nominati come consulenti per la strage di Casteldaccia i torinesi Ivo Pavan, docente universitario di chimica industriale, e l’ingegnere chimico Maurizio Onofrio. Avranno il compito di capire cosa sia successo il 6 maggio quando i lavoratori, senza protezioni, sono scesi nell’impianto e sono stati investiti dal gas e dai liquami che non hanno lasciato loro scampo. Da comprendere cosa ha trasformato quella vasca a sei metri di profondità in una camera a gas che ha ucciso gli operai.

Gli agenti della squadra mobile, diretti da Marco Basile, dovranno fare tutti gli accertamenti sull’appalto e stabilire le responsabilità. Dall’Amap, società committente dei lavori di spurgo dei pozzetti, alla Tek che si è aggiudicata l’appalto, alla Quadrifoglio Group che aveva preso una parte dei lavori in subappalto.

Gli indagati

Gli indagati, al momento, sono tre: Nicolò Di Salvo, titolare della Quadrifoglio, Gaetano Rotolo, direttore dei lavori dell’Amap, e Giovanni Anselmo, amministratore unico della Tek. Bisognerà capire come mai Rotolo, la mattina della strage, ha aperto le porte dell’impianto di sollevamento agli operai che non riuscivano a liberare la fognatura dall’ostruzione. E come mai sono scesi senza le maschere e senza le dotazioni necessarie, compreso lo strumento che rileva la presenza di gas.

Nei prossimi giorni anche gli avvocati che assistono le vittime, come Giuseppe Emanuele Greco, Ornella Cialona e Studio 3 A nomineranno i propri consulenti per partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili che si eseguiranno nel luogo della strage di Casteldaccia.