Messina

Dal ponte all’aeroporto, passando per le nuove tecnologie: lo Stretto di Messina al centro del Mediterraneo

Resta uno snodo essenziale nell’ambito del progetto di continuità territoriale tra Sicilia e resto d’Europa che sta portando avanti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra il progetto del ponte, il potenziamento dell’aeroporto di Reggio Calabria e adesso con il passaggio di BlueMed, lo Stretto di Messina si candida a diventare polo attrattivo per tutto il Mediterraneo. Continua a rivestire una chiave di centralità nella vision politica e infrastrutturale del Paese. Stiamo parlando dello Stretto di Messina, che punta a divenire centro nevralgico di sviluppo commerciale e vettore dell’Isola. Proprio dallo Stretto passerà il BlueMed, il nuovo cavo sottomarino di Sparkle che collega l’Italia alla Francia e al resto d’Europa.

Da Messina passerà “BlueMed”: di cosa si tratta

L’annuncio è avvenuto nel corso di una conferenza stampa ospitata presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia ad Atene. BlueMed è il nuovo cavo di Sparkle che fa parte dei sistemi di cavi sottomarini Blue & Raman costruiti in collaborazione con Google e altri operatori che si estendono fino a India e Medio Oriente. Con quattro coppie di fibre e una capacità iniziale di oltre 25 Terabit al secondo (Tbps) per coppia, BlueMed offre connessioni Internet ad alta velocità e soluzioni ad alte prestazioni a Internet Service Provider (ISP), carrier, operatori di telecomunicazioni, fornitori di contenuti, imprese e istituzioni per supportare le crescenti esigenze e l’evoluzione digitale dei Paesi connessi.

Messina collegata al resto d’Europa

La posa è iniziata nel 2023 con la sezione principale tirrenica da Genova a Palermo e con le diramazioni per Marsiglia e Bastia (Francia), Golfo Aranci (Sardegna), Pomezia (Roma). Da Palermo, il cavo ha attraversato lo Stretto di Messina per raggiungere l’isola greca di Creta, da dove proseguirà con ulteriori diramazioni nel Mediterraneo fino in Giordania. Le sezioni terrestri tirrenica e mediorientale sono già attive, mentre ulteriori approdi nel Mediterraneo e la piena operatività da Genova ad Aqaba sono previsti entro quest’anno. A Creta, BlueMed raggiunge il Data Center di Sparkle a Chania, una stazione di approdo dei cavi interconnessa con le reti terrestri dell’isola e con la rete MedNautilus di Sparkle (con collegamenti alla Grecia continentale, alla Turchia e all’Italia).

In cantiere anche altri progetti

Sparkle sta sviluppando ulteriormente l’hub per accogliere altri progetti di cavi sottomarini, tra cui GreenMed, che attraverserà il Mare Adriatico collegando l’Italia alla Croazia, al Montenegro, all’Albania, alla Grecia e alla Turchia, creando così un percorso diversificato e a bassa latenza tra l’Europa centrale, i Balcani e i Paesi del Mediterraneo centrale e orientale. A questo fondamentale snodo tecnologico per tutta l’isola, come detto, si uniscono i progetti del ponte sullo Stretto e dell’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria, con ingenti investimenti in termini di restyling e aumento dei collegamenti con altri scali italiani ed europei che sta portando avanti il management reggino. Ponte e aeroporto rappresentano un vettore di crescita necessario in termini infrastrutturali per una delle regioni che, dati alla mano, si appaia tra quelle più povere d’Europa. Un percorso che procede a passo spedito anche grazie agli investimenti realizzati nell’Isola sul triangolo ferroviario Messina – Catania – Palermo. In attesa del completamento delle oltre 130 opere ancora ferme al palo nella regione.

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