PALERMO – Per garantire la qualità del prodotto è fondamentale dettare le regole per la sua produzione, gestione e commercializzazione. Se questo è valido in tutti i campi, a maggior ragione si applica nell’agroalimentare, in cui la specificità del territorio si declina in cultura, folklore e storia.
Proprio per questo motivo, al fine di uniformare il più possibile le diverse produzioni, e giungere alla fine ad un prodotto ben definito e riconoscibile, che acquisisca un nome e una sua caratterizzazione certa sul mercato, aumentando il valore commerciale, che il marchio collettivo “Qualità sicura garantita dalla Regione Siciliana” ha pubblicato un avviso con i disciplinari per la produzione di “suino di filiera locale” e “carne fresca e prodotti derivati di Suino di razza Nero Siciliano”.
Al vaglio in questi giorni le osservazioni e proposte di modifica da parte degli addetti ai lavori che verranno esaminati dal tavolo tecnico relativo alla filiera interessata. La specificità del “Suino di Filiera locale” è data dall’utilizzo dei suini allevati per i quali si garantiscono le migliori condizioni di benessere animale attraverso il maggiore spazio disponibile nelle strutture di stabulazione durante le diverse fasi di allevamento, la riduzione dell’utilizzo di antibiotici e l’utilizzo di sostanze additivi naturali e alimenti regionali per l’alimentazione dei suini. L’animale viene macellato ad un’età di 150 giorni con peso vivo finale di circa 100 kg, mentre per la produzione della porchetta il peso vivo finale deve essere di 10 kg.
Tutti i produttori che decidono di aderire al protocollo dovranno regolamentarsi per implementare un efficace sistema di rintracciabilità per la filiera suina (carne fresca) in accordo alla norma uni en iso 22005:2008, in modo da favorire l’integrazione dei sistemi di gestione dei diversi settori produttivi.
Il sistema di rintracciabilità è uno strumento tecnico per assistere un’organizzazione nel conformarsi ai suoi obiettivi ed è applicabile, quando necessario, per determinare un disciplinare. È stato stilato anche per la carne fresca e prodotti derivati di suino di razza “nero siciliano” ed è dato dall’utilizzo di suini appartenenti esclusivamente alla razza “nero siciliano” registrati all’associazione nazionale allevatori suini–Anas, allevati garantendo le migliori condizioni di benessere animale. Le organizzazioni coinvolte in tale sistema sono le aziende zootecniche e allevamenti, gli stabilimenti di macellazione e sezionamento carni, di produzione dei prodotti derivati (prosciuttifici, salumifici) ed i punti vendita che, attraverso la sottoscrizione di una specifica istanza di adesione e di accettazione delle condizioni del presente progetto di disciplinare, si impegnano al rispetto dello stesso.
L’obiettivo è quello di garantire il miglioramento del processo e delle caratteristiche qualitative del prodotto, la disponibilità di dati legati alla produzione (tracciabilità, lotti) ed un sistema più efficace di eventuale richiamo del prodotto. Il progetto di disciplinare si applica ai suini di razza ‘Nero Siciliano’ nati, allevati e macellati all’interno dello stesso territorio, destinati alla produzione di carni fresche e lavorate. In particolare sono disciplinati il prosciutto crudo, il salame, il lonzino, la pancetta, la salsiccia fresca e secca, il guanciale, il lardo, la crema di lardo, la gelatina, la coppa e capocollo, il prosciutto cotto.