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Tangenti: arrestato Fratus, sindaco leghista di Legnano

Azzerata la giunta leghista di Legnano: ai domiciliari il sindaco Gianbattista Fratus e l’assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini, in carcere l’assessore al bilancio e vicesindaco Maurizio Cozzi.

Gravissime le accuse della Procura che, dopo le indagini della Guardia di Finanza, parla tra l’altro di “scarsissimo senso della legalità” nell’ambito della giunta leghista: gli arrestati, ha detto la pm di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, “non percepiscono assolutamente la gravità delle loro azioni, quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, è legalizzato. Così non è”.

I tre amministratori della Lega Nord sono indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale.

Commentando la notizia il vicepremier grillino, Luigi Di Maio, ha detto: “è chiaro ed evidente che c’è un’emergenza corruzione, una Tangentopoli bis, che colpisce tutti i partiti e noi dobbiamo arginare questi fenomeni”.

“Non commento mai le indagini in corso – ha aggiunto il ministro della Giustizia Bonafede – ho massimo rispetto per l’autonomia della magistratura che deve lavorare in pace ma rilevo che in Italia c’è una emergenza corruzione”.

La principale accusa al sindaco Fratus è quella di aver dato un incarico in una partecipata alla figlia di un candidato escluso al primo turno in cambio dell’appoggio elettorale al ballottaggio. La promessa è stata mantenuta con un incarico presso la Aemme Linea Ambiente s.r.l.

I magistrati parlano di “soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro riconoscenti” attraverso “spregiudicate manipolazioni di procedure”.