TAORMINA (ME) – Da capitale del turismo siciliano a centro strategico per le vaccinazioni di massa contro il covid-19.
È l’ultima sfida che sta cercando di affrontare la città di Taormina che, dopo un anno di grandissimi sacrifici economici legati al crollo dei visitatori a causa della pandemia, si appresta a diventare nei prossimi giorni hub ufficiale della Regione siciliana, destinato a tutti i Comuni del comprensorio ionico. L’ok definitivo da parte del Governo regionale d’accordo con la Protezione Civile, per l’allestimento del centro vaccinale al Parcheggio Lumbi di Taormina, ha messo in moto infatti la macchina organizzativa, che cercherà di portare a termine i lavori in dieci giorni e di aprire al pubblico entro il mese di aprile. L’obiettivo dichiarato è proprio quello di vaccinare, nel più breve tempo possibile, non solo le categorie già eleggibili per fascia d’età, professione o patologie, ma in particolare tutti i lavoratori del settore del turismo prima che parta la prossima stagione estiva.
Sono migliaia le persone che prestano servizio nel comparto turistico taorminese, e che necessitano di essere immunizzati quanto prima dal coronavirus, per tentare di salvare le restanti mensilità lavorative di quest’anno. L’hub nella Perla dello Ionio persegue infatti un fine d’immagine ed economico, ancor più che sanitario, per poter spendere il nome di Taormina sul mercato turistico come località covid free, ovvero offrire al visitatore l’appetibilità di passare le vacanze in un luogo sicuro e “vaccinato”.
Una sorta di lasciapassare, insomma, in attesa di ritrovarci almeno in zona gialla o di rilanciare il turismo almeno a partire dal 2 giugno, come dichiarato dal ministro, Massimo Garavaglia.
Ecco perché l’hub al parcheggio Lumbi sta assumendo un ruolo strategico, ed è stato caldeggiato sin dall’inizio dall’amministrazione del sindaco, Mario Bolognari, che tramite l’Azienda servizi municipalizzati (gestore del silos) aveva dato disponibilità all’Asp di Messina sin da febbraio.
Il centro vaccinale sarà realizzato al pianterreno dell’edificio, area solitamente destinata alla sosta degli autobus, che è risultata logisticamente perfetta per allestire le zone di attesa, accettazione e somministrazione delle dosi. Inizialmente si era pensato di realizzare 40 postazioni, ma alla fine i tecnici hanno optato per crearne solamente 16, ma con l’obiettivo di vaccinare potenzialmente fino a mille persone al giorno.
Sono queste le indicazioni date dal direttore sanitario dell’Asp di Messina, Bernardo Alagna, insieme con il capo della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, e il commissario dell’Asm taorminese, Antonio Fiumefreddo. Anche il personale dipendente della municipalizzata è direttamente coinvolto nell’allestimento del centro.
D’accordo nel portare a termine insieme la sfida del centro vaccinale, Comune di Taormina e Asm continuano però a rimanere distanti sul fronte amministrativo. Mentre non si è ancora concluso il lunghissimo iter di liquidazione dell’azienda, per il quale lo stesso Fiumefreddo era stato assoldato al compito, Palazzo dei Giurati ha ricevuto tre diffide nelle quali Asm reclama somme relative a servizi espletati per conto del Comune dal 2010 in poi.
Si tratterebbe di almeno 3,4 milioni di euro, dimenticando però che le parti avevano già sottoscritto, nella primavera del 2020, un accordo transattivo da 2,6 milioni che avrebbe dovuto chiudere la questione.
L’amministrazione Bolognari ritiene dal canto suo di non dover nulla all’azienda, sia perché in regola con i pagamenti correnti, sia perché la transazione includerebbe i pagamenti dei ticket incassati nei parcheggi, che il Comune sarebbe al tempo stesso pronto ad avanzare.
In attesa che la partita del “dare-avere” arrivi a una conclusione, si spera che la querelle economica non abbia ripercussioni negative sull’importantissimo hub vaccinale.
Twitter: @MassimoMobilia