Messina

Taormina, un Film Fest dal volto nuovo e più internazionale

TAORMINA (ME) – La 70esima edizione del Taormina Film Fest si è chiusa venerdì scorso al Teatro Antico con la consegna del Cariddi d’Oro, prestigioso premio alla carriera della kermesse siciliana, all’attrice americana Sharon Stone.

Tao Film Fest, un’edizione di successo e per molti aspetti storica

Un’edizione di successo e per molti aspetti storica, non solo per le settanta candeline raggiunte, ma soprattutto perché verrà ricordata come la prima edizione senza la presenza del Comune di Taormina nell’organizzazione diretta dell’evento, curato dalla Fondazione Taormina arte Sicilia in cui la Regione siciliana – con l’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo – è ormai rimasta unico socio fondatore.

Era dicembre infatti, quando la maggioranza del sindaco, Cateno De Luca, aveva votato in Consiglio comunale l’uscita da TaoArte e la nascita di un nuovo sodalizio culturale, la Taormina in the World & Giuseppe Mazzullo Foundation, con l’intenzione di creare una kermesse del tutto nuova ed esclusivamente taorminese, per differenziarsi dalla storica compagine accusata di eccessivo “palermocentrismo”, inteso come potere direzionale in mano alla Regione.

Film Fest, un’edizione all’insegna della varietà multiculturale

Siamo arrivati in piena stagione estiva e ancora nulla si è visto riguardante la nuova fondazione taorminese. Taormina Arte ha seguito invece il suo percorso, a cominciare appunto dalla realizzazione della storica rassegna cinematografica, che si è tenuta dal 13 al 19 luglio, con il sostegno della Sicilia Film Commission e del Ministero della Cultura. La 70esima edizione è stata anche la prima diretta da Marco Muller, la cui presenza ha certamente contribuito a una nuova risonanza mediatica nazionale e internazionale. Un’edizione all’insegna della varietà multiculturale, che ha spaziato dal cinema indipendente ai blockbuster, dalle pellicole d’autore ai restauri delle opere dei grandi maestri, alla panoramica sul cinema siciliano dagli anni quaranta ai giorni contemporanei.

Nella serata finale tutti gli occhi erano puntati su Sharon Stone, che è stata premiata dall’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo, Elvira Amata, dopo aver partecipato a una conversazione su come abbia “ridefinito l’immagine del cinema, e sul significato di essere una donna sullo schermo”. Taormina ha evocato alla diva americana piacevoli ricordi, perché proprio al Teatro Antico, nel 1992, presentava l’anteprima italiana di Basic Instinct. Una serata che si è conclusa con la presenza del regista Riccardo Antonaroli, con Pilar Fogliati e Filippo Scicchitano, interpreti della commedia sentimentale “Finché notte non ci separi”, proiettata a chiusura della kermesse. La presenza di Hollywood a Taormina aveva inoltre previsto l’arrivo di Nicholas Cage, per la proiezione di The Surfer di Lorcan Finnegan, ma problemi familiari (l’arresto del figlio) lo hanno bloccato negli States, costringendolo a inviare un video messaggio.

La ricca settimana di successi era iniziata con la consegna dei Nastri d’Argento e il premio alla carriera per Carlo Verdone e Christian De Sica. Grande interesse ha suscitato anche il film “Il Giudice e il Boss” di Pasquale Scimeca, pellicola in uscita sui grandi schermi il 25 settembre, che racconta la storia del giudice Cesare Terranova (Gaetano Bruno) e del maresciallo di polizia Lenin Mancuso (Peppino Mazzotta), impegnati nella lotta contro la mafia, contro il boss Luciano Liggio (Claudio Castrogivanni) e gli uomini corrotti delle Istituzioni. Un impegno che i due hanno pagato con la vita.

Anche se ufficialmente conclusa venerdì sera, la serata di sabato scorso si è caratterizzata infine per un’ulteriore dedica al “Taormina Film Fest 70”, con un omaggio a un maestro del cinema, il siciliano Giuseppe Tornatore. Il regista di Nuovo Cinema Paradiso ha accompagnato al Palazzo dei Congressi Diario di Guttuso, lavoro televisivo del 1982, seguito da una conversazione moderata da Costanza Quatriglio.