TAORMINA (ME) – Era stata una scelta prettamente politica, condizionata dall’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, a tenere chiuso nel cassetto il bando di gara per l’affidamento a gestione privata del Palazzo dei Congressi. Negli ultimi giorni invece, l’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari ha finalmente deciso di avviare la procedura aperta per l’individuazione dell’affidatario, grazie alla determina dirigenziale dell’area Servizi alla Città (numero 106 del 7 luglio), volta appunto a dare in concessione i “servizi di promozione e gestione di eventi, attività congressuali, convegni, spettacoli teatrali, musicali, di danza e cinematografici, esposizioni e mostre, manifestazioni culturali e di intrattenimento, adeguati all’importanza del luogo e al prestigio della città di Taormina, così come ogni altra attività compatibile con la struttura denominata Palazzo dei Congressi”.
Si tratta di una tappa storica per la Perla dello Ionio, che apre la strada a un nuovo sistema di gestione a favore di una delle più importanti infrastrutture pubbliche cittadine, spesso pensato e promesso ma mai concretizzato. Il valore economico stimato del bando è di 2 milioni e 280 mila euro e prevede un affidamento di nove anni non prorogabili. Sarà così possibile avviare al contempo gli ultimi lavori di adeguamento, che il Palacongressi attendeva da cinque anni, ovvero da quando nel 2017, in occasione del vertice G7 tenutosi a Taormina, il Governo italiano aveva rimesso in vita la struttura di piazza Vittorio Emanuele, con un investimento da 4 milioni e 185 mila euro, che sono stati svolti dagli uomini dell’Aeronautica militare.
Con la pubblicazione di questo bando potranno inoltre partire i lavori mancanti interni alla struttura e relativi alla scena, che il Governo aveva demandato al Comune col fine ultimo di ottenere la più recente agibilità dell’edificio, e che sono stati stimati a circa 231 mila euro, che il Comune sta a sua volta finanziando tramite i fondi europei del Fsc 2014-2020, attraverso la Regione siciliana.
Serviranno per acquistare e installare nuove attrezzature nella parte scenica delle due sale, quella grande da 820 posti e quella piccola da 220. Così come, è prevista la sostituzione dei tiri elettrici, la messa in ripristino del proscenio con tre ponti mobili, la ristrutturazione e il restauro generale dei locali che verranno adeguati alla messa a norma, l’acquisto di nuovi arredi per i camerini e le sale di produzione, la manutenzione dei sistemi scenici di movimentazione, la sostituzione degli schermi e dei corpi luce con proiettori a led di ultima generazione, anche in funzione del risparmio energetico. Altri lavori sono previsti infine, nel terrazzo e nella copertura della sala teatro più grande.
Il bando per l’affidamento del Palacongressi è frutto del lavoro, oltre che degli uffici comunali, anche e principalmente dell’assessore al Turismo e Attività produttive, Andrea Carpita. Con questo passo atteso da tempo, il Comune della Perla sta cercando di individuare una società di respiro internazionale, che possa garantire una gestione basata sul alti standard qualitativi, volta soprattutto a risolvere l’eterno problema della destagionalizzazione turistica, grazie proprio al mercato congressuale. Tanto è vero che il bando è frutto del costante confronto tra l’Amministrazione, gli albergatori e gli altri imprenditori taorminesi. Si cerca di instaurare una sorta di partnership pubblico-privata, dove il Comune rimarrebbe il principale supervisore dell’immobile più importante della città, che è stato valutato 15 milioni di euro, con il diritto di riservarsi l’utilizzo gratuito dei locali per un pacchetto di giorni l’anno (presumibilmente trenta) per gli eventi più importanti a marchio TaorminaArte Sicilia.
Twitter: @MassimoMobilia