TAORMINA (ME) – Avanti tutta con la raccolta differenziata a Taormina, e con il servizio completo di conferimento dei rifiuti affidato alla ditta Tekra di Angri fino al 2027.
La decisione finale è arrivata nei giorni scorsi, dal Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) di Palermo, dove era approdato il contenzioso che era scaturito a seguito del ricorso presentato da un’altra ditta – la Onofaro di Naso – che era arrivata seconda nella gara d’appalto che il Comune aveva assegnato a settembre del 2020. Entrando nel merito della trattazione dell’ultima sentenza del Tar di Catania, in cui la ditta ricorrente aveva avuto ragione, i giudici del Cga di Palermo hanno invece ribaltato la decisione che aveva messo in discussione l’affidamento.
Gli ultimi mesi erano stati infatti, particolarmente tribolati nell’espletamento del servizio nelle strade della Perla, con notevoli ritardi soprattutto nella raccolta porta a porta. Adesso invece, l’amministrazione del sindaco, Mario Bolognari, ha potuto mettere nero su bianco il nuovo contratto con la Tekra, che permetterà di stabilizzare gli investimenti, specialmente su fronte del personale (che aveva subito anche il ritardo nel pagamento degli stipendi), e superare i disservizi che si sono verificati durante l’estate.
La ditta Onofaro, che aveva svolto temporaneamente il servizio a Taormina nei quattro mesi antecedenti l’espletamento della gara, non si era data per vinta chiedendo chiarimenti riguardo la posizione della vincitrice Tekra, relative al Durc e allo stato dei suoi rapporti economici intrattenuti con altri Comuni siciliani nei quali opera, come Gela, Riesi, Piazza Armerina, Acireale, ma anche Acerra e Marano di Napoli. Palazzo dei Giurati aveva ritenuto in prima istanza che non ci fossero episodi tali da poter dimostrare che la ditta si fosse resa colpevole di illeciti professionali, o da poter compromettere la sua integrità e professionalità, e dunque rendere nullo l’affidamento. Il Cga in sostanza ha confermato infine le ragioni del Comune, validando il verbale di gara – adottato con provvedimento del 16 settembre 2020 – che definiva la vittoria del bando da parte della Tekra, grazie a un’offerta di 19 milioni di euro, su una base di partenza che era fissata a 21,3 milioni.
Nonostante le problematiche di gestione, Taormina è riuscita comunque negli ultimi anni a fare passi da gigante nella raccolta differenziata. Dopo essere passata infatti, dal 19% di nel 2018 al 61,6% a chiusura del 2019, la Perla dello Ionio ha raggiunto nel 2020 la fatidica soglia del 65%, che è il limite normativo valutato dalla Regione siciliana come soglia minima per evitare le sanzioni in materia di rifiuti, e classificarsi tra i Comuni virtuosi.
L’ennesimo cambio al vertice nella gestione del servizio, dopo i continui rinvii dal 2014 in poi, a seguito dell’uscita di scena di Messinambiente, avrebbe significato ulteriori problemi. Anche per questo motivo, l’amministrazione comunale si era costituita parte civile al Cga – così come la Regione – a fianco dell’opposizione presentata dalla Tekra. Senza dimenticare che il virtuosismo legato ai dati sulla raccolta differenziata, contribuisce a determinare risparmi sul costo Rsu, che nella Perla dello Ionio pesa circa 3 milioni e mezzo di euro l’anno, di cui 3,7 milioni stimati ancora per l’anno in corso, e 17,2 milioni di euro dal 2022 al 2027.
Insomma, l’aver finalmente raggiunto una stabilizzazione nella gestione del servizio rifiuti significherà anche apportare benefici nelle tasche dei cittadini. Il sindaco Bolognari ha aperto adesso il confronto con la Tekra, per esaminare ogni aspetto del servizio e superare le criticità, anche in relazione alla nuova emergenza discariche che riguarda l’intera Sicilia.
Twitter: @MassimoMobilia