TAORMINA – L’Istituto comprensivo 1 di Taormina centro sarà presto sottoposto a interventi di manutenzione strutturale. La Giunta del sindaco, Cateno De Luca, ha deliberato infatti il progetto esecutivo per la ristrutturazione del plesso scolastico Ugo Foscolo, con una somma di spesa prevista di 40 mila euro.
Uno spiraglio di luce nella compromessa situazione dell’edilizia scolastica taorminese, da tempo sotto i riflettori della cronaca, per l’abbandono e il degrado di alcune strutture, sia del centro che delle frazioni, che fanno al pari con l’inadeguatezza di quelle frequentate dagli alunni. Tra queste la Ugo Foscolo, appunto, che dal 2004 ospita sia le classi elementari (dopo la chiusura del plesso Vittorino Da Feltre), che le classi medie, in una struttura prefabbricata degli anni ‘70 che non è conforme alle più recenti normative di sicurezza antisismica e di efficienza energetica.
Questo iniziale intervento prevede, intanto, un trattamento straordinario sulle parti metalliche superficiali dell’edificio, che risultano corrose, così come la revisione generale di tutta la struttura di sostegno con la sostituzione delle parti danneggiate, con sabbiatura per asportazione della ruggine, e una successiva idonea tinteggiatura.
Previsti interventi anche per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, attraverso una completa sostituzione dei vecchi termosifoni con nuovi impianti in alluminio pressofuso e valvole termostatiche, in modo da ottenere una migliore vivibilità degli ambienti grazie a una più uniforme distribuzione del calore, oltre ad un notevole risparmio energetico e di emissioni.
Eppure, come dicevamo, è davvero poco rispetto all’emergenza che tocca indistintamente tutte le scuole della Perla. L’ultima amara notizia era arrivata nei mesi scorsi con la decisione di restituire alla Regione siciliana il finanziamento per i lavori di ristrutturazione del plesso Vittorino Da Feltre, che dopo diciannove anni di chiusura per inagibilità, a questo punto, non riaprirà mai più le porte.
Decisione motivata da Palazzo dei Giurati per l’impossibilità di portare avanti i lavori per come erano stati progettati e preventivati, dato che in corso d’opera era emersa la necessità di mettere in sicurezza un’area più grande del previsto e dunque ulteriori costi a carico della casa municipale.
La Da Feltre ha rappresentato da sempre il tasto più dolente di tutta l’edilizia scolastica taorminese. Il cantiere finanziato per un milione e 800 mila euro (la somma adesso restituita), era stato riaperto nel 2020. Non sono messe meglio le scuole della popolosa frazione di Trappitello, dove anche qui i piccoli delle classi elementari e medie devono convivere nello stesso plesso di via Francavilla, perché la vecchia elementare di contrada Santa Filomena è risultata, da quale anno, non più agibile a causa di alcuni cedimenti del tetto.
Su Santa Filomena, tra l’altro, l’amministrazione comunale aveva dovuto rinunciare, anche in questo caso, a un finanziamento da 500 mila euro della Regione siciliana, tramite l’assessorato per la Famiglia, per la realizzazione di un nuovo asilo. Un contributo che avrebbe dovuto essere cofinanziato dal Comune, e proprio per questo motivo i lavori non sono mai iniziati, perché da una spesa iniziale di 120 mila euro era emersa la necessità di reperire altri 380 mila euro, impossibili da sostenere con il bilancio in dissesto.
Dovrebbe partire a breve invece, la ristrutturazione della scuola elementare Raffaele Resta della frazione di Mazzeo, che grazie a un finanziamento da quasi 1,7 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sorgerà totalmente nuova. La struttura esistente sarà infatti demolita e l’avveniristico progetto, curato dagli architetti Giovanni Fiamingo e Anna Carulli, prevede la ricostruzione di un complesso già considerato altamente innovativo e improntato alla difesa dell’ambiente.