Ancora un intervento di eccellenza nel reparto di cardiochirurgia pediatrica del “Sirina” di Taormina. A essere salvata una bambina di appena un anno originaria del Burundi. L’operazione è stata eseguita dall’equipe del dottor Agati. Il futuro dell’ospedale resta però in bilico.
Una grave malformazione cardiaca. Le speranze di vita appese a un filo. A rischiare è Adonai, una piccola di appena un anno originaria del Burundi. Poi il delicatissimo intervento a cura dell’equipe del dottor Agati e la speranza restituita a una famiglia che l’aveva persa. È stata salvata così dalla cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “Sirina” di Taormina la bambina, figlia di una coppia africana residente in Sicilia.
“Oggi una bella notizia. È appena uscita dalla sala operatoria Adonai, arrivata dal Burundi. La bimba ha appena un anno ed è stata operata dal team del Dottor Agati della cardiochirurgia pediatrica di Taormina che con questo intervento complesso, eseguito per correggere una malformazione cardiaca, le consentirà di vivere” – hanno dichiarato Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, presidente e vicepresidente dell’associazione onlus Aiutiamoilburundi.
La cardiochirurgia pediatrica del “Sirina” di Taormina si dimostra ancora una volta una eccellenza in Italia e in Europa, ma la sua chiusura resta ancora sub iudice del governo nazionale. L’ultima proroga, chiesta anche dall’assessore regionale alla Salute, Volo, ha consentito alla cardiochirurgia pediatrica di restare attiva fino al prossimo 31 luglio. “Ancora una volta una solidarietà senza confini dimostra che si può fare tanto salvando vite umane. Siamo certi che si vorrà riconoscere alla Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina il valore internazionale che merita quale centro di eccellenza che deve continuare le sue attività – aggiungono Cuffaro e Cirillo.
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Il futuro per il reparto taorminese resta però ancora tutto da scrivere. Il centro d’eccellenza è infatti in bilico da quando la Regione ha deciso di aprire un altro centro di cardiochirurgia pediatrica a Palermo. Secondo il decreto Balduzzi e nonostante siano presenti alcune deroghe in tutta Italia, la Sicilia potrebbe avere però soltanto una struttura di questo tipo. Riflettori adesso puntati sul prossimo 20 marzo, quando a Roma ci sarà un incontro al ministero della Salute sul futuro del reparto taorminese.